Aung San Suu Kyi: biografia e attività del Premio Nobel per la Pace
A differenza di altri Premi Nobel, Aung San Suu Kyi, non ha mai partecipato ad alcun conflitto, la sua azione a difesa dei diritti umani è un esempio per tutti coloro i quali credono che la ragione prevale sempre sulla violenza.
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Un Premio Nobel meritato e credibile
Da quando i riflettori si sono accesi su Aung San Suu Kyi, la pubblica opinione internazionale ha incominciato a conoscerla e a parlare del regime militare birmano.
Eppure San Suu Kyi era già nota a tutte le organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani ben prima del 1991, anno in cui ha ricevuto il Nobel per la Pace.
Quello attributo alla donna politica birmana, è stato un premio Nobel meritato e credibile rispetto a quelli ricevuti da altri personaggi della politica internazionale che contemporaneamente sono stati anche i protagonisti dei più sanguinosi conflitti del XX secolo.
Fare dei confronti è sempre sbagliato, ma è possibile fare comunque un parallelo tra la vita di Aung San Suu Kyi e quella di Gandhi che rappresenta da sempre l'emblema della non violenza.
Leggendo infatti la sua biografia, il Nobel per la Pace attribuito a San Suu Kyi è anche una conquista per tutti coloro i quali pensano che la ragione vince sempre sulla violenza e la repressione.
I fatti più salienti della sua biografia:
- La fondazione della Lega Nazionale Democratica nel 1988;
- La vittoria della Lega Nazionale Democratica nel 1990;
- Gli arresti domiciliari dal 1991 al 1995
- Il premio Nobel per la Pace nel 1991;
- I sette anni di arresti domiciliari dal 2003 al 2010.
Attuale attività in Birmania
Nonostante i sette anni di arresti domiciliari, Aung San Suu Kyi ha mantenuto intatta la speranza che anche in Birmania possa nascere una democrazia credibile.
Il 25 luglio 2011 si è svolto un incontro tra Aung San Suu Kyi e il ministro del Lavoro birmano, è sicuramente un passo in avanti rispetto alla politica di totale chiusura mantenuta dal governo della Birmania.
É comunque positivo constatare che il primo incontro ufficiale della donna politica birmana avvenga in un clima di civile confronto proprio con le forze politiche del suo paese.
Il viaggio negli Stati Uniti
Gli analisti politici non sono convinti dell'apertura del governo Birmano, anzi sono convinti che la Aung San Suu Kyi venga usata per coprire una repressione che si sta facendo sempre più subdola.
Tuttavia le notizie oggi girano molto più velocemente rispetto al passato e la donna politica birmana, con la tenacia che l'ha sempre contraddistinta, non ha abbassato la guardia. Il recente viaggio negli Stati Uniti è comunque il segno che qualcosa sta incominciando a cambiare anche in Birmania.