Biografia di Bach
L’opera di Bach è il punto d’arrivo di tre secoli di polifonia sacra e profana della quale perfezionò le forme ereditate dai predecessori, riuscì ad evocare con i suoni le immagini imprimendo a tutta la sua opera il segno della sua personalità religiosa. Si ritiene che l’unico ritratto autentico di Johann Sebastian Bach sia quello dipinto da Haussmann nel 1746.
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Biografia
Johann Sebastian Bach nacque ad Eisenach (1685) da una famiglia di musicisti originari della Turingia, grazie alla sua eccezionale voce da soprano poté studiare in una prestigiosa scuola di Lussemburgo. Introdotto in varie corti, quella della principessa francese Eleonora d’Olbreuse, quella del duca Ernesto di Sassonia-Weimar, quella del Margravio Cristiano Luigi di Brandeburgo e quella del Principe Leopoldo di Anhalt, cantate sacre si alternarono a cantate profane poiché compose molte opere di circostanza i cui proventi gli servirono a mantenere la numerosa famiglia.
Si occupò dei figli, del collocamento dei propri allievi e anche di collaudi e di restauri di organi.
Divenne organista prima nella Chiesa di San Bonifacio di Arnstadt diventando uno dei più rinomati virtuosi d’organo della Germania, poi nel 1707 nella chiesa di San Biagio a Mühlhausen, dove, nello stesso anno, sposò la cugina. Nel 1721, rimasto vedovo, sposò la cantante Anna Maddalena Wülcken, dalla quale ebbe tredici figli, dei venti che ebbe in totale ne sopravvissero solo dieci.
Formazione
La corte di Weimar, dove rimase fino alla fine del 1717, era il centro della cultura musicale italiana in Germania e poté scoprire Albinoni, Corelli, Vivaldi, Frescobaldi, di cui copiò i Fiori musicali.
Nel 1723 fu accettato a Lipsia alla Thomasschule, grazie ad un’esecuzione della Passione secondo San Giovanni in cui dette prova di grande talento. Diresse dal 1729 al 1740 il Collegium Musicum, dando concerti settimanali, nel 1747 si recò a Potsdam in visita al re Federico II di Prussia, al quale inviò poi la sua "Offerta musicale". Nel 1749 divenne cieco e lavorò all’Arte della fuga dettando al genero le ultime tre opere. Dopo la sua morte, nel 1750, Bach fu sepolto nella Chiesa di San Giovanni a Lipsia.
Lavori
La sua opera fu dimenticata per cinquant’anni dopo la morte ma riscoperta agli inizi del XIX secolo, per merito di Beethoven, Mendelssohn, Boëly, Schumann e diffusa da Chopin, Liszt e César Franck, per la consacrazione dovette aspettare il XX secolo. Tra le sue opere più alte la "Toccata e fuga in re minore" (1709), quella "in fa" (1716), la "Fantasia e fuga in Sol minore" (1720), la "Toccata, adagio e fuga di do maggiore" (1709), i cinque grandi "Preludi e fughe" di Lipsia (1727-1739) e i sei concerti Brandemburghesi (1721), e quattro ouvertures dette "Suites" (1721/1736)