Cessioni del quinto: iter procedurale e tempi di erogazione del finanziamento
La cosiddetta “Cessione del quinto” è disciplinata dall’articolo 1260 del Codice Civile, che attribuisce a chi vanta un credito la facoltà di cederlo a terzi a titolo oneroso oppure gratuito, e regolata dal D.P.R. n. 180 e n. 895 del 1950. Successivamente, nel 2055, con le Leggi n. 311 e n. 80 si è voluto integrare il D.P.R. 180, prevedendo il diritto alla cessione del quinto anche per i dipendenti delle aziende private e per i pensionati.
Un finanziamento a tasso fisso....
Fare una cessione del quinto dello stipendio significa richiedere un prestito personale che verrà addebitato sulla busta paga o sulla pensione. Questi finanziamenti sono a tasso fisso e sono rivolti infatti ai dipendenti pubblici e privati a tempo indeterminato ed anche ai pensionati, ed è detto cessione del quinto perché viene trattenuto dallo stipendio o dalla pensione una rata pari ad 1/5 dello stipendio netto mensile. L’importo può aumentare sino ad un massimo dei 2/5, però solo per i lavoratori dipendenti, ma occorre sottoscrivere anche un contratto delega con il quale si impegna il “doppio del quinto” dello stipendio. Il rimborso delle rate viene effettuato dal datore di lavoro o, nel caso dei pensionati, dall’Istituto previdenziale, che sono deputati a versarle all’Istituto che ha erogato il prestito. Per questo tipo di contratto il richiedente deve fornire, oltre che i suoi dati anagrafici, una documentazione allegata costituita dal certificato di stipendio, nel caso in cui si tratta di lavoratori dipendenti, dove viene riportata la data di assunzione, la retribuzione, il TFR maturato e le eventuali trattenute e pignoramenti, l’ultima busta paga o, nel caso di pensionati, il cedolino di pensione, e il benestare dell’azienda che si impegna ad effettuare i pagamenti ogni mese. Inoltre, il richiedente dovrà firmare una delega a quest’ultimo per autorizzarlo a prelevare mensilmente dal suo stipendio la cifra necessaria per il rimborso delle rate. Queste comunque restano fisse per tutto il periodo di ammortamento.
....in tempi rapidi
L’ammontare del finanziamento dipende dagli anni di anzianità lavorativa, dal TFR accumulato e dall’importo mensile dello stipendio o della pensione, pertanto maggiori saranno gli anni di anzianità lavorativa, maggiore sarà il TFR e vi saranno più probabilità che l’Istituto che dovrà effettuare il finanziamento sarà disposto a concederlo con un elevato importo. E’ in genere richiesta un’anzianità lavorativa minima di 12 mesi. I tempi per ottenere il finanziamento sono rapidi e certe volte possono bastare anche 24 ore, e avverrà tramite assegno circolare o bonifico bancario e direttamente al richiedente. Inoltre, è un tipo di finanziamento che piace alle banche perché c’è la garanzia di un’entrata fissa ogni mese e di una assicurazione obbligatoria a carico del cliente.