Come si determina il coefficiente di rivalutazione TFR?
L'articolo offre utili informazioni per riuscire a determinare il coefficiente di rivalutazione, utile per calcolare il trattamento di fine rapporto lavorativo.
Informazioni utili
Il TFR è un importo economico che viene trattenuto sulla retribuzione mensile del lavoratore per essere poi consegnato in maniera differita nel momento in cui finisce il rapporto di lavoro. Il suo scopo è quindi quello di garantire al lavoratore una certa somma di denaro nel momento in cui perde il lavoro. Per determinare il trattamento di fine rapporto lavorativo occorre avere il coefficiente di rivalutazione che permette infatti di adeguare l'importo del TFR al costo della vita e quindi anche ad un suo eventuale aumento. Il coefficiente si calcola al 31 dicembre dell'anno solare di riferimento, ciò per rivalutare la quota di TFR già accantonata escludendo però sempre quella maturata nell'anno di riferimento. Per calcolare il coefficiente si utilizza un processo di indicizzazione su base composta che considera sia il tasso fisso del 1,5 %, sia quello variabile che è pari al 75 % dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Queste due componenti determinano la rivalutazione monetaria del TFR che viene accantonato dal lavoratore fino all'anno precedente rispetto quindi a quello di riferimento.
Altre informazioni
Si escludono quindi le quote accantonate sul TFR nell'anno in corso poiché l'effetto dell'inflazione è calcolabile sono relativamente all'anno successivo rispetto a quello in corso. Nel caso poi il rapporto di lavoro finisca prima della fine dell'anno, il coefficiente di rivalutazione, che viene calcolato al 31 dicembre, prende in considerazione il periodo fino alla data effettiva di cessazione del rapporto di lavoro, dividendo così i mesi in frazioni uguali o superiori a 15 giorni. Il calcolo del TFR tiene comunque in considerazione anche altre componenti molto importanti: retribuzione mensile, tredicesima, indennità sostitutiva di vitto e alloggio. Il trattamento di fine rapporto lavorativo viene dunque incrementato al 31 dicembre di ogni anno applicando un tasso sostituto del 1,5 % in misura fissa e del 75 % dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo sempre rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. L'incremento dell'indice Istat è quello che risulta nel mese in cui cessa il rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente.