Cos'è il bollo auto e dove si paga
Si vedranno le principali caratteristiche di una delle tasse meno amate dagli italiani, soffermandosi su alcune utili notizie che non tutti conoscono.
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Tassa di possesso o circolazione?
Il bollo auto, diversamente da quanto in molti erroneamente credono, non è una tassa di circolazione, come è stata fino al 1999, ma una tassa di possesso. Deve essere quindi pagata dai proprietari di tutti gli autoveicoli e i motocicli iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), salvo alcuni casi che verranno discussi.
Tuttavia. nel caso l'automobile abbia maturato un valore storico e culturale raggiungendo i 20 o i 30 anni di età (diverso da Regione a Regione), il proprietario la può iscrivere all'apposito Registro Storico e a seguito di ciò il bollo sul veicolo deve essere pagato solo in caso di circolazione e con l'agevolazione di un importo ridotto pari a 25 o 30 euro (minibollo).
Il pagamento è legato alla circolazione, e quindi all'utilizzo del mezzo, anche nel caso dei motocicli.
Cose utili da sapere
Il pagamento della tassa dà luogo ad una ricevuta cartacea che regolarizza la posizione dell'automobilista per un anno e che deve essere esibita alle forze dell'ordine in caso di richiesta; è comunque bene conservarla per tre anni nel caso di contestazioni dovute a controlli effettuati.
Ci sono varie opzioni di cui si può usufruire per effettuare i pagamenti: recandosi in un qualsiasi ufficio ACI (Automobile Club d'Italia), se convenzionato; presso un tabaccaio provvisto del sistema Lottomatica idoneo; presso un ufficio postale tramite bollettino; online, ma solo alcune Regioni hanno già messo a disposizione dei cittadini questo servizio.
I ritardi nel pagamento originano una sanzione pari al 30% della somma non versata.
Essendo una tassa regionale, sebbene con diverse leggi e con importi di diversa entità, possono essere richieste alcune riduzioni: i veicoli elettrici sono esenti per alcuni anni e mantengono significative percentuali di riduzione in seguito; i veicoli a metano o a GPL in alcune regioni sono esenti dal pagamento. Infine i disabili hanno diritto all'esenzione su un unico mezzo, di cilindrata inferiore ai 2000 cc.
Un'ultima cosa abbastanza importante da sapere, soprattutto per acquisti in regioni diverse da quella di residenza, è che si ha la possibilità di richiedere, tramite la propria Regione, il rimborso di somme non dovute entro i tre anni dal pagamento.
Esempio pratico: acquisto di automobile a km zero in Lombardia, ma risiediamo in Piemonte. Questa sarà dotata di bollo già pagato in Lombardia con scadenza successiva alla data di acquisto ma, col cambio di proprietà, il Piemonte esigerà il pagamento di un secondo bollo. Si potrà richiedere al Piemonte di farci rimborsare dalla Lombardia quanto erroneamente pagato.
Sul sito Agenziaentrate.it, inserendo la targa, si calcola infine l'importo relativo al nostro mezzo.