Come si fa il calcolo degli interessi legali
Il denaro, in generale, si considera come un bene naturalmente produttivo di interessi. L'art. 1282 del codice civile dispone che i crediti di una somma di denaro, quando siano liquidi, cioè determinati nel loro ammontare, ed esigibili, cioè già scaduti, producono interessi.
Interessi legali
Il pagamento degli interessi è obbligazione pecuniaria, che però non produce a sua volta interessi, normalmente.
Solo in due casi gli interessi già maturati producono altri interessi:
- nel caso di domanda giudiziale
- per effetto di un accordo posteriore alla loro scadenza.
In questo caso si parla di interesse composto (cioè vi è una capitalizzazione degli interessi), o anatocismo, regolato dall'art. 1283 del codice civile.
Del tasso legale degli interessi si parla nell'art. 1284 del codice civile, che li quantificava in un 5% su base annuale. Questa percentuale non è fissa, ma viene di anno in anno modificata dai vari decreti ministeriali.
Ai sensi del dlgs 231 del 9 ottobre 2002, il tasso legale applicato per interessi moratori per il primo semestre del 2011 è dell'1%.
Allo stesso modo si calcolano pure gli interessi convenzionali (cioè quelli stabiliti dalle parti), nel caso essi non ne abbiano fissato la misura.
Le parti possono anche fissare un tasso superiore o inferiore a quello stabilito per legge, ove consentito, ma gli interessi superiori devono essere determinati per iscritto (in caso contrario sono dovuti solamente nella misura legale).
Gli interessi superiori al limite legale hanno però un tetto massimo (dato da una sproporzione significativa tra la prestazione di denaro e l'importo dell'interesse), al di sopra di ciò si ha usura, cioè un illecito.
In caso di usura, l'invalidità è totale, per cui cade anche l'obbligo di pagare gli stessi interessi al tasso legale (sanzione questa tipicamente penale).
Calcolo degli interessi legali
La formula base per il calcolo degli interessi legali è la seguente:
I = C x S x N/365
C è il capitale,
S è il tasso (o saggio) d’interesse legale,
N è il numero di giorni di maturazione degli interessi,
365 è il numero di giorni di cui è composto l’anno civile (a differenza dell'anno commerciale, che si compone di 360 giorni, ma il cui utilizzo ormai è caduto in disuso).
Per cui, si moltiplica l'importo del capitale per il tasso di interesse per il numero dei giorni su cui calcolare l'interesse, dividendo il tutto per il numero dei giorni dell'anno civile.
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