Condizioni generali di contratto, cosa sono?
Art. 1341 "...le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell'altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza... In ogni caso non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione, ovvero sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga o rinnovazione del contratto, clausole compromissorie o deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria".
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Le condizioni generali di contratto nel nostro ordinamento
Partendo dalla lettura dell'art. 1341 del Codice Civile, che dà fondamento all'esistenza delle condizioni generali di contratto, riusciamo a dedurre che queste non sono altro che delle regole poste unilateralmente da una parte in un contratto, a discapito dell'altro contraente.
Nell'ordinamento giuridico italiano vige un sistema di protezione del contraente debole, per cui la libera facoltà di apporre clausole convenzionalmente fra le parti viene limitata da un interesse generico più ampio, quello della tutela dei contraenti.
Questo non ostacola il fatto che, in alcuni contratti (i più comuni sono quelli di erogazione di servizi da parte di grandi aziende in regime di oligopolio o monopolio), si sia fatta strada la tendenza di inserire delle clausole generali, e quindi un contratto di vendita per così dire "standardizzato", valevole nei confronti di tutte le controparti in essere.
Come si legge dal 1° comma dell'articolo 1341, vediamo che l'apposizione di queste clausole nei contratti porta ad un duplice onere, nei confronti di entrambe le controparti:
- da un lato il venditore deve fare in modo di portare a conoscenza di tutti i contraenti il contenuto di queste condizioni, con i mezzi e i modi che egli ritiene più opportuni
- dall'altro l'acquirente deve adoperarsi per averne conoscenza secondo la normale diligenza (se ad es. le clausole sono apposte in un contratto, la normale diligenza impone di leggere il contratto prima di firmarlo).
Condizioni generali "onerose"
Vi è una particolare categoria di condizioni generali, riassunte nel 2° comma dell'art. 1341, che sono dette "onerose" in quanto limitano molto la posizione della parte contraente che vi aderisce.
In particolare, prevedono limitazioni di responsabilità, possibilità di recedere dal contratto oppure particolari decadenze nei confronti del contraente.
Tutte queste condizioni "onerose" richiedono per legge, perchè abbiano valore e quindi siano efficaci fra le parti, espresso consenso da chi vi aderisce, tramite specifica approvazione per iscritto.
Esempi di condizioni generali di contratto le possiamo trovare in un contratto di hosting, di telefonia, in contratti adsl, di assicurazione, ecc.