Corte d'Appello: ruolo e funzioni svolte nell'ordinamento giuridico italiano
La Corte d'appello è un organo giurisdizionale la cui disciplina è contenuta in larga parte nel Capo IV del Titolo II del R.D. n° 12 del 30 gennaio 1941.
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Competenza territoriale
La competenza territoriale di una Corte di appello è definita distretto, ed in Italia sono presenti 26 distretti, che spesso coincidono con l'intera regione di appartenenza della città. I distretti sono Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L'Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno Torino, Trento, Trieste e Venezia. I distretti di Cagliari, Lecce e Trento hanno poi una sezione distaccata rispettivamente a Sassari, Taranto e Bolzano, mentre la corte di appello di Torino è competente anche per la Valle d'Aosta.
Le sue funzioni
Se la competenza principale della Corte di Appello è quella di giudice di secondo grado, trattando quindi le impugnazioni contro le sentenze di primo grado, non bisogna dimenticare che ha, su determinate materie, competenza per la prima istanza: decide sulle controversie relative all'indennità di esproprio per pubblica utilità dovuta, è competente per il procedimento di riconoscimento dei provvedimenti giudiziari emessi da autorità giudiziarie di altri Stati (c.d. Delibazione), giuridica le impugnazioni dei provvedimenti amministrativi e dei lodi arbitrali, ma in questo caso solo per vizi di nullità.
Come giudice di secondo grado la sua competenza è relativa alle impugnazioni delle sentenze, a rilievo civilistico e penalistico, emesse dai guidici ordinari, dal tribunale dei minorenni e, in caso di guidizio abbreviato, dal G.i.p.
La sua competenza in questo caso può essere sia su questioni di fatto, di diritto che di merito.
Le sue decisioni possono essere impugnati dinanzi alla Corte di Cassazione.
La sua struttura
Le corti di appello sono divise in sezioni, ognuna con competenza civile, penale o promiscua. Ogni sezione è composta da almeno cinque magistrati oltre ad eventuali supplenti (almeno uno). I guidici che compongono le sezioni prendono il titolo di consigliere.
Ogni corte di appello ha un presidente, che deve avere la qualifica di magistrato di cassazione, il quale presiede la prima sezione ma può presiedere anche tutte le altre. Gli altri giudici componenti la sezione devono invece avere la qualifica di magistrato di appello.
Ogni corte di appello ha inoltre una cancelleria, che può essere presente anche presso le sedi distaccate.