Galileo Galilei: biografia del brillante genio italiano
Galileo Galilei è stato un grandissimo studioso. Filosofo, fisico, astronomo e matematico, ha vissuto una vita intellettualmente intensa, facendo scoperte che hanno cambiato il corso della scienza.
Galileo Galilei, biografia
Nato a Pisa nel 1564, vantava una famiglia di origini prestigiose da parte di madre. Da giovane, fece i suoi studi a Pisa, poi a Firenze. Nei primi anni '80 del secolo, si iscrisse all'università, allontanandosi però dai desideri del padre, che voleva indirizzarlo verso gli studi di medicina. Si appassionò alla matematica, facendo le sue prime scoperte. Scoprì cosa fosse l'isocronismo, ovvero lo svolgimento di un fenomeno in maniera costante. Lo analizzò con riferimento al movimento del pendolo. Presto cominciò ad occuparsi di meccanica e matematica. Si appassionò ad Archimede, concentrandosi sul centro di gravità dei solidi. Nel 1589, Galileo ottenne un contratto di tre anni come insegnante allo Studio di Pisa. Continuò i suoi studi, dai quali vennero fuori dei manoscritti. Alla fine del 1595 il padre di Galileo morì lasciandogli l'arduo compito di mantenere tutta la famiglia. Trovandosi in ristrettezze economiche, fece numerosi debiti e fu costretto a chiedere aiuto a un influente amico di famiglia. Questi lo raccomandò, facendolo assumere nello Studio di Padova, così da non lasciare Galilei senza lavoro allo scadere del suo contratto pisano.
Scoperte e polemiche
Una svolta alla scienza la portarono gli studi con il cannocchiale. Questo strumento fu costruito da Hans Lippershey, ottico tedesco. Galileo lo modificò e presentò come sua invenzione. Grazie ad esso studiò i crateri lunari, scoprendo dei monti presenti su di essa. Scoprì che Giove aveva sessantatrè satelliti e individuò la composizione della Via Lattea. Nel 1610 Galileo fu assunto come Matematico primario dello Studio di Pisa. In seguito, pubblicò alcune opere che destarono scalpore nel mondo accademico, come Sidereus Nuncius, Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua, o che in quella si muovono, in cui dimostrò che i corpi galleggiano in acqua o possono affondare solo in base al loro peso, contrariamente a quanto affermato da Archimede. A provocare maggior clamore fu la teoria eliocentrica, secondo cui era il Sole ad essere al centro dell'universo, con i pianeti a girarvi intorno e non la Terra. Per la prima volta fu messa in discussione la teoria da sempre accettata dalla Chiesa, quella copernicana. Questa sfida al mondo religioso costò a Galilei una scomunica da parte delle istituzioni ecclesiastiche, che non la accettarono mai, considerandolo eretico, poiché contestava ciò che era stato scritto nella Bibbia. Nel 1633 Galilei fu processato a Roma dalla Santa Inquisizione. Condannato al carcere e a recitare ogni giorno sette salmi, morì nel 1642 e gli fu negato anche l'innalzamento di un mausoleo in suo onore.