Gaston Bachelard e la poetica dello spazio
Gaston Bachelard, filosofo della scienza e della poesia francese, nacque il 1884 a Bar-su-aube.
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La vita e pensiero.
Bachelard ebbe una carriera fuori dal comune, epistemologo illustre, autore di molte riflessioni legate alla conoscenza e alla ricerca. Il suo primo lavoro alle poste, poi laureatosi diviene professore di fisica e chimica a Bar-su-aube. Nel 1922 si laurea anche in filosofia e insegna questa materia alla facoltà di Digione e in seguito diventa professore alla Sorbona fino al 1954. La sua opera fondamentale è "Il nuovo spirito scientifici" in cui l'autore compie un superamento del dibattito tra empirismo e razionalismo. Il filosofo fa una critica severa all'intuitivismo e all'empirismo, infatti, secondo Bechelard la scienza si sviluppa in opposizione all'evidenza, contro l’illusione della conoscenza immediata. Nella seconda fase del pensiero di Bacherlard, egli si dedica a uno studio approfondito dell'immaginario poetico, descritto nella "Filosofia del non".
Morì a Parigi nel 1962.
La poetica dello spazio
Il libro di Gaston Bachelard La poetica dello spazio, scritto nel 1957 e tradotto in italiano nel 1975, è rivolto a tutti quelli che s’interessano di filosofia come i filosofi stessi, studenti e professori universitari. Tutta l'opera è percorsa da una domanda: qual è il luogo in cui nasce la poesia? I protagonisti di questa ricerca sono temi fondamentali come: l'amore, la vita, la morte, la natura. Tra gli elementi fondamentali Bacherland individua anche lo spazio, inteso sia come spazio aperto dei grandi orizzonti in altre parole cielo, mare, sia quello chiuso delimitato dalla casa. La casa è vista come uno spazio "dell'immensità intima" dove tutta la nostra esperienza trova dimora, il suo stare con se stessi, il posto in cui ripararsi e ritrovarsi. La casa ci protegge dal freddo, dal vento, dalla pioggia, ma se ci protegge in molti modi, la casa protegge anche la nostra intimità divenendo essa stessa immagine d’intimità. Secondo Bacherland la casa protegge soprattutto i sognatori perché ci consente di sognare in pace. Infatti, nell'essere umano i luoghi materiali e concreti diventano simboli e immaginari, quindi sempre secondo il filosofo possiamo dire che oltre ad abitarli ne siamo abitati, e quindi sceglierli, significa determinarne il colore, il ricordo, gli odori.