Gli ultimi film di Pasolini, recensione della Trilogia della Vita
Pier Paolo Pasolini è stato un poeta, uno scrittore, un drammaturgo e anche un regista italiano. Lo si può definire facilmente come una vera e propria pietra miliare della letteratura e del cinema italiano. I suoi film hanno letteralmente fatto la storia.
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Cenni biografici
Nato nel 1922 a Bologna, Pasolini incarna l'emblema dell'intellettuale moderno. Costretto a trasferirsi più volte di città in città, a causa del mestiere del padre ufficiale, trascorse un'infanzia abbastanza movimentata. Ben presto si appassionò al disegno e alla scrittura. Sempre a causa del lavoro paterno, fu costretto a interrompere più volte gli studi classici. Una delle sue prime opere letterarie è stata la raccolta di poesie Poesie a Casarsa. Coinvolto nelle vicende belliche, decide di aprire una scuola gratuita per i ragazzi che non avevano più la possibilità di frequentarla. Approda al cinema nel 1954 con La donna del fiume, in collaborazione con Mario Soldati. I temi che tratta nei suoi film e nei suoi romanzi sono trasgressivi e talvolta considerati scabrosi. Si occupa infatti di politica, omosessualità, prostituzione e violenza. Scrive la sceneggiatura di Marisa la civetta e Notti di Cabiria. Il primo vero e proprio film che scrive interamente da solo e che dirige è Accattone, nel 1960. Da allora in poi si è posto come un ottimo regista e scrittore. Tra i suoi ultimi film vi è la cosiddetta Trilogia della Vita.
Trilogia della Vita
La Trilogia della Vita è la sua ultima produzione cinematografica, composta di tre film: Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte. Il Decameron è uscito nel 1971 ed è stato diretto dallo stesso Pasolini. Rifacendosi all'omonima opera di Giovanni Boccaccio, il film fu censurato più volte per i suoi contenuti espliciti. Il film è diviso in nove giornate, che rappresentano le nove novelle tratte dal libro. Nonostante le critiche ricevute, Pasolini motiva la sua scelta di comporre la Trilogia affermando di voler rappresentare i corpi e il sesso, appellandosi al diritto a esprimersi liberamente. Il secondo capitolo della Trilogia è I racconti di Canterbury, uscito nel 1972. Anche questo film è preso da un libro, quello di Geoffrey Chaucher. Il film, proprio come l'omonimo libro, si suddivide in racconti, partendo dal Racconto del mugnaio e concludendosi con il Racconto del venditore di indulgenze. Ultimo capitolo della serie della vita è Il fiore delle Mille e una notte del 1974. Nucleo centrale del film è il viaggio di un amante alla ricerca della propria amata rapita. Inoltre, vi sono sparsi nella pellicola alcuni brevi episodi narranti amori, sogni e storie d'infelicità.