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Imposta di registro: disciplina giuridica e principi di applicazione

L'Iimposta di registro è un tributo regolato dal D.P.R. 131/1986 (Testo Unico dell'Imposta di Registro)

Natura giuridica e disciplina

L'imposta di registro ha una natura promiscua in quanto in alcuni casi è applicata in misura fissa, configurandosi come tassa, mentre in altri casi è applicata in misura proporzionale, configurandosi quindi come imposta. L'imposta di tipo proporzionale è calcolata a seconda della natura dell'atto mentre quella fissa è dovuta nella misura minima di € 168. Sostanzialmente quindi mentre l'imposta proporzionale colpisce gli atti in relazione al loro contenuto economico e giuridico, l'imposta fissa rappresenta in realtà il corrispettivo della prestazione di conservazione dell'atto.
La base imponibile, cioè il valore in base al quale viene calcolata l'imposta da versare, varia a seconda dell'oggetto dell'atto. Nella maggior parte però rappresenta l'ammontare dei corrispettivi pattuiti per l'intera durata del contratto.
Gli obblighi relativi all'imposta di registro sono essenzialmente due: - sottoporre a registrazione gli atti scritti (nonché alcuni stipulati verbalmente) produttivi di effetti giuridici;
- pagare il tributo liquidato dall'Ufficio registri (Agenzia delle Entrate).

Gli atti di traferimento di immobili: locazione e cessione

L'imposta di registro sui contratti di affitto e locazione di immobili a destinazione abitativa è calcolata in misura proporzionale ed ammonta al 2% del canone di affitto annuo pattuito. L'importo minimo da pagare è pari ad € 67 (quindi se il 2% del canone annuo è inferiore ad € 67, si paga comunque quest'ultimo importo). Nel momento in cui si sottopone a registrazione il contratto di affitto bisogna consegnare all'Ufficio competente anche la ricevuta di pagamento, che viene effettuato mediante modello f23 con il codice tributo 115T. L'imposta di registro per le locazioni di immobili deve essere inoltre pagata per ogni annualità successiva (con il codice tributo 112T) entro venti giorni dalla data di scadenza annuale, in caso di rinnovo dei contratti (codice tributo 114T) ed in caso di risoluzione anticipata (codice tributo 113T). E' però possibile pagare l'imposta per l'intero periodo della locazione in un'unica soluzione, mediante il codice tributo 107T, in questo caso si beneficia di un piccolo "sconto".
Le cessioni di fabbricati di immobili a destinazione abitativa è soggetta ad imposta di registro del 7%, ad imposta ipotecaria del 2% e ad imposta catastale dell'1%. Nel caso in cui però si tratta di acquisto di "prima casa" l'imposta di registro è dovuta nella misura del 3% mentre le imposte catastali ed ipotecarie sono dovute in misura fissa (€ 168). Le tre imposte sono invece dovute in misura fissa se la cessione dell'immobile è soggetta ad IVA (ciò accade se il cedente è una società di costruzione o ristrutturazione e la cessione avvenga entro 4 anni dal completamento dei lavori).

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