Informazioni sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per colf e badanti
Generalmente il lavoro domestico è considerato in modo diverso rispetto al lavoro presso aziende. Lo si vede come un rapporto più alla mano, quasi amichevole e svolto, frequentemente, in nero. Si tratta, invece, di un rapporto di lavoro come tutti gli altri. Questa guida intende offrire una panoramica relativamente agli adempimenti previsti dal contratto di riferimento (CCNL).
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Che cosa prevede il contratto
Il contratto è stato siglato nel 2007 dalle principali organizzazioni sindacali e di rappresentanti dei datori di lavoro domestico e, come per tutte le altre tipologie di lavoro, prevede:
- le tipologie di lavoro domestico (colf, badante, baby-sitter, giardiniere...)
- il livello di inquadramento del lavoratore
- la modalità di assunzione
- le tipologie di contratto (tempo determinato o indeterminato; a tempo pieno, part-time, oppure a ore).
- l'orario di lavoro
- ferie, permessi, festività
- tredicesima e TFR
- malattia, infortunio, tutele dei lavoratori
- minimi retributivi
- versamenti contributivi
- vitto e alloggio
I livelli di inquadramento sono 4 suddivisi a loro volta fra normale e super.
- Livello A: collaboratori generici e senza esperienza.
- Livello B: Collaboratori generici con esperienza.
Tutti coloro che sono inquadrati in questi livelli, si limitano a eseguire i compiti loro assegnati.
- Livello C: Collaboratori con esperienza che svolgono il lavoro in autonomia. Seguono persone autosufficienti (livello C) oppure non autosufficienti (livello C super).
- Livello D: Collaboratori con specifica formazione (infermieri professionali, operatori socio-sanitari e così via).
Le formalità burocratiche necessarie all'assunzione, si trovano nell'articolo de Gli Esperti:
“Come assumere una badante”.
L'orario di lavoro:
L'orario va da un minimo è di 20 a un massimo di 54 ore settimanali.
Se la dipendente è convivente (vive cioè con il datore di lavoro), le spettano vitto e alloggio, ha diritto cioè a una propria stanza e a tre pasti al giorno.
Contributi:
L'importo dei contributi varia in base alle ore lavorate. Il datore di lavoro tratterrà dalla paga mensile la quota di contributi a carico del lavoratore. I contributi vanno versati all'Inps dal primo al 10 dei mesi: gennaio, aprile, luglio e ottobre. L'Inps provvede a inviare al datore di lavoro i bollettini già compilati.
Due esempi pratici
Badante convivente a 54 ore la settimana cat. C super.
Paga mensile minima sindacale: € 897,14
Contributo orario totale: € 0,99 di cui
a carico del lavoratore € 0,24.
Per un totale trimestrale complessivo di € 687,96.
Colf non convivente a 20 ore la settimana cat. B:
Paga minima oraria € 5,28
Contributo orario totale: € 1,36 di cui
a carico del lavoratore € 0,33.
Per un totale trimestrale complessivo di € 353,60.
Attenzione:
Paga base e contributi variano ogni anno in base ai dati Istat.