Jean Monnet: biografia di uno dei padri fondatori dell'Europa
Jean Monnet (Cognac 1888 – Bazoches-sur-Guyonne 1979) è stato un uomo politico francese, uno degli artefici della vittoria degli Alleati nella Seconda guerra mondiale e tra i padri fondatori dell'Unione europea.
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La sua vita
Nato da una famiglia di produttori di Cognac, inizia a lavorare nell'azienda di famiglia, dalla quale viene mandato in Gran Bretagna e negli Stati uniti, dove impara perfettamente l'inglese e acquisisce una ottima conoscenza del mondo e della mentalità anglosassoni. Nel corso della Prima guerra mondiale è incaricato del coordinamento franco-inglese dei trasporti marittimi. Nel 1919 concorre alla creazione della Società delle Nazioni, della quale è nominato segretario generale aggiunto e opera in molti paesi europei e asiatici. Durante la Seconda guerra mondiale agisce di nuovo per l'unità tra francesi e inglesi e combatte aspramente la visione del generale De Gaulle, contrario a ogni tipo di integrazione europea dopo il conflitto. Dopo la sconfitta dei nazisti, si batte in Francia per un'economia pianificata, che però vede diversamente da quella di tipo sovietico (rivolta a obiettivi da raggiungere con metodi autoritari) ma piuttosto come un sistema che infonda dinamismo nell'ambito produttivo. Nel gennaio 1947, dopo un migliaio di incontri con imprenditori, sindacalisti e funzionari, presenta al Presidente del consiglio francese, Léon Blum, un rapporto conclusivo che viene approvato da tutti i sindacati, dei lavoratori e degli imprenditori.
La sua opera per l'Europa unita
Nel 1950, quando numerosi studi economici europei segnalano che la Germania si sta riprendendo molto più velocemente della Francia, sorgono timori che gli sconfitti possano essere tentati da desiderio di vendetta. È Monnet che sprona la Francia a camminare più speditamente sulla via della ripresa economica e, contemporaneamente, opera in gran segreto con Robert Schumann, Konrad Adenauer e Altiero Spinelli per una politica comune europea riguardante il carbone e l'acciaio, all'epoca i materiali necessari al riarmo; è grazie a quest'opera che nel 1951 nasce la Ceca (Comunità europea del carbone e dell'acciaio), con i sei stati fondatori (Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) che saranno poi quelli che firmeranno il Trattato di Roma, fondatore della Comunità economica europea, oggi estesa ai 27 Stati che costituiscono l'Unione europea. Dunque meritoria la sua opera, anche se recentemente è stato segnalato che l'UE soffre di "deficit democratico", come ha scritto Dominique Strauss-Kahn in un rapporto a Romano Prodi (all'epoca Presidente della Commissione europea): "Oggi il metodo Monnet ha raggiunto il proprio esaurimento. Lo squilibrio che ha creato - competenze politiche sempre più importanti affidate a un istituto di natura tecnica - provoca una profonda crisi istituzionale: l'Unione europea è malata di deficit democratico."