Josè Ortega y Gasset: sintesi delle sue teorie filosofiche
Tra i massimi esponenti dell'esistenzialismo e del prospettivismo, e successivamente anche del raziovitalismo, José Ortega y Gasset è stato sicuramente una delle menti più brillanti e politicamente attive del secolo scorso. Cerchiamo ora, in poche righe, di ripercorrere le tappe del suo pensiero in riferimento alle opere che sono state pubblicate.
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Circostanzialismo
Per poter comprendere Gasset, è fondamentale capire a fondo il concetto di circunstancia: essa costituisce il presupposto dell'esistenza di ogni individuo, la cui vita viene man mano determinata da circostanze spaziali e temporali diverse da quelle degli altri individui. La questione viene trattata nella sua prima opera "Meditaciones del Quijote", ("Meditazioni del Chisciotte", 1914), e successivamente approfondita nell' "Espana invertebrada" del '22, con particolare riferimento alle circostanze del suo Paese natale, perché, come dice lo stesso Gasset: "Ciò che io avrei dovuto essere, lo dovevo essere in Spagna, nella circostanza spagnola".
La ricerca della Verità, tra Individualismo e Prospettivismo
Un altro punto focale del pensiero del filosofo spagnolo è il grande valore dato alla conoscenza: nell'opera "La deshumanizacion del arte e Ideas sobre la novela", datata 1925, l'arte, in qualità di forma d'espressione dell'essere umano, viene criticata come soggettiva, poco spontanea, e additata come ostacolo alla conoscenza della verità da parte di el individuo. L'arte è verosimiglianza, una copia distorta della realtà che devia dall'oggetto e dall'oggettivo, e costituisce perciò un'attività disumanizzante, secondo Gasset. L'individuo, quindi, si determina grazie al suo di vedere la realtà e la storia (prospettivismo), che è unico e originale per ogni essere umano e gli consente di distinguersi dai propri simili (individualismo).
La "Coscienza storica"
In un presente in continuo mutamento e con la prospettiva di un futuro incerto, l'uomo deve muoversi tenendosi ancorato all'eredità culturale del proprio passato, e avere una forte coscienza storica: il cambiamento è fruttuoso solo se fatto in virtù di un arricchimento della propria eredità, che costituisce un vero e proprio background dell'individuo da tenere in considerazione ogni qualvolta si presenta una decisione da prendere o un momento di svolta definitiva.
Il pensiero politico
"Revolt of the masses", l'opera sicuramente più conosciuta di Ortega y Gasset, ("La ribellione delle masse"), illustra nel dettaglio il pensiero politico del filosofo spagnolo, il quale, nel contesto di un regime dittatoriale, auspica a una società portata avanti da un governo meritocratico, che ricorda molto la concezione platonica de "i filosofi al potere". La massa può ribellarsi e fare la differenza, secondo Gasset, che scriveva le sue opere in un linguaggio il più possibile accessibile a tutti, ma al momento di scegliere un governo sono i migliori che devono guidarla, ovvero coloro che vengono scelti perché si distinguono dall'uomo massa, spinto dal regime all'omologazione e al conformismo.