Legenda Aurea, l'opera di Jacopo da Varazze
Detto anche Jacopo da Varagine, Jacopo da Varazze trascorse gran parte della sua vita a completare quest'opera magnifica, ma sicuramente non accessibile a tutti, per la sua ampiezza e vastità, la Legenda Aurea.
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Cos'è la Legenda Aurea
La Legenda Aurea è una vastissima raccolta epistolare di storie di santi. Vanta la narrazione in latino di circa 150 vite principalmente di santi antichi, organizzate secondo l'anno liturgico; la raccolta comprende anche la descrizione di circa 30 feste liturgiche, mariane e cristologiche.
Jacopo da Varazze utilizza fonti leggendarie provenienti da due noti domenicani: Giovanni da Mailly e Bartolomeo da Trento.
Per questo la Legenda Aurea è appunto chiamata "leggenda", perché non ha nessun fondamento storico accertato, ma si basa su storie e leggende tramandate nel corso dei secoli. Molti santi comunque sono strettamente legati alla vita di Gesù Cristo e in effetti vengono narrati anche nei Vangeli.
Tra l'altro Jacopo da Varagine, frate domenicano, fu anche vescovo di Genova, quindi non si può certo dire che scrisse un'opera di fantasia, ma attinse direttamente dalla sua profonda cultura religiosa.
I Santi
Tra i numerosi Santi raccontati da Jacopo da Varazze sicuramente merita particolare attenzione Maria Maddalena, personaggio di spicco nella storia di Gesù; è uno dei personaggi che rimase più vicino a Gesù, che assistette alla sua crocefissione e che fu testimone oculare della sua resurrezione. La leggenda che gira intorno a Maria Maddalena è il dubbio che sia o meno l'adultera salvata dalla lapidazione o la donna che unse i piedi di Gesù; per tanto tempo il suo nome venne usato come riferimento al peccato e al pentimento grazie all'incontro di Gesù.
Altra leggenda narrata è quella che ruota intorno al mistero della leggenda della croce di Gesù. Non è mai stato scientificamente provato, ma tant'è che da millenni viene tramandata la storia, che il legno usato per costruire la croce di Gesù proviene dal tronco dell'albero del peccato nato dai semi conservati nella bocca di Adamo prima di essere seppellito.
Il re Salomone con quel legno fece costruire un ponte ma quando sua moglie ebbe la visione che quel legno sarebbe stato strumento della morte del Salvatore, lo fece distruggere. Dopo secoli il legno fu recuperato e utilizzato dai romani per costruire la croce. La leggenda in effetti sta proprio nella reale possibilità che un legno rimanga intatto ed utilizzabile dopo essere rimasto sotterrato per diversi secoli. Forse spesso la fede rende sacro e credibile anche quello che non altrimenti senza fede non sarebbe!