Pagamento della tassa di circolazione, come e quando si effettua?
La tassa di circolazione, anche chiamata bollo o tassa automobilistica, è una tassa da pagare alla Regione per il possesso del veicolo a prescindere dall’utilizzo o meno dello stesso.
Quanto pagare
Il calcolo dell’importo del bollo viene fatto tenendo conto dei KW (kiloWatt) o dei CV (Cavalli) e della classe ambientale del proprio veicolo, ovvero del grado di inquinamento provocato dai gas di scarico del veicolo che varia a seconda che sia a benzina, GPL o metano e che sia vecchio o nuovo, che va dalla classe EURO 0 (più inquinante) alla classe EURO 5 (meno inquinante).
Il calcolo dell’importo da pagare può essere fatto tranquillamente on-line: collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate nell’area servizi on-line è possibile effettuare il calcolo inserendo la potenza del veicolo, esprimendola in KW o CV, la direttiva EURO (che, come detto, va da 0 a 5), la Regione di residenza, perché, essendo la definizione dell’importo di competenza delle Regioni, varia da Regione a Regione, il tipo di veicolo, se autoveicolo, motoveicolo e ciclomotore, e se il veicolo è dotato di impianto metano o GPL.
Tutti questi dati sono rinvenibili dal proprietario del veicolo sulla carta di circolazione. Inoltre, il sito offre anche la possibilità di calcolare l’importo indicando il tipo di veicolo e la targa e controllare la regolarità dei pagamenti precedenti indicando la Regione, il tipo di veicolo, la targa e l’anno di riferimento.
Il calcolo può anche essere effettuato sul sito dell’ACI (Automobile Club d’Italia) ed in questo caso è richiesto di indicare il tipo di pagamento (ad esempio, se ritratta di un rinnovo, di una prima immatricolazione, di un pagamento integrativo o di un pagamento anticipato), il tipo di veicolo e il suo numero di targa.
Quando e dove pagare
La tassa di circolazione ha validità di un anno e il pagamento deve essere effettuato nel modo seguente: se si tratta di un veicolo nuovo, appena acquistato, il pagamento deve essere posto in essere entro il mese in cui è stata fatta l’immatricolazione; se invece è un veicolo vecchio, già in circolazione, il pagamento va fatto entro la fine del mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo pagato. Il pagamento può essere fatto dal proprietario presso una sede ACI, un ufficio postale, una tabaccheria, un’agenzia che gestisce pratiche automobilistiche o, in alcune Regioni, che risultano essere convenzionate con l’ACI (l’elenco è fornito direttamente dall’ACI sul proprio sito), telefonicamente o direttamente on-line.
Sanzioni per chi contravviene al pagamento
Il ritardato pagamento della tassa di circolazione comporta l’applicazione di una sanzione e degli interessi, in misura sempre variabile da Regione a Regione. Inoltre, se l’adempimento ha luogo per tre anni consecutivi è disposta la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico del veicolo nel caso il proprietario non paghi entro 30 giorni dall’avvenuta notifica del mandato di pagamento, comprensivo di sanzioni e interessi.
Esenzioni
La legge prevede una serie di esenzioni: - per i veicoli elettrici il pagamento non è dovuto per i primi cinque anni ed è ridotto del 75% per gli anni successivi, tranne in Lombardia e Piemonte dove l’esenzione totale ha validità illimitata; - per i veicoli alimentati esclusivamente a metano e GPL è prevista una riduzione del 75%, tranne per le Regioni anzi indicate nelle quali l’esenzione è anche in questo caso totale; - per i veicoli storici, per i quali si paga una tassa fissa di importo minimo (25-30 Euro circa) solo se messi in circolazione;- per i disabili è prevista un’esenzione totale se il veicolo di proprietà del soggetto portatore di handicap non supera una determinata cilindrata.