Ponte Milvio, dall'epoca romana ai lucchetti
In questo articolo parleremo di Ponte Milvio, storico ponte di Roma, oggi noto anche per la consuetudine dei “lucchetti”.
La storia
Ponte Milvio collega piazzale Cardinal Consalvi a piazzale di Ponte Milvio, a Roma, nei quartieri Flaminio, Parioli, Della Vittoria. La storia di Ponte Milvio risale almeno al 207 a.C.: in quest’anno viene menzionato per la prima volta, in relazione al ritorno dalla Battaglia del Metauro (seconda guerra punica). All’epoca si presume che il ponte fosse in legno. Il nome Milvio pare derivi dal nome del costruttore, un Molvius (appartenente alla gens Molvia). Circa un secolo dopo il ponte viene ricostruito, questa volta in muratura. Nel 312 avviene qui la battaglia nota come Battaglia di Ponte Milvio o battaglia di Saxa Rubra, tra Costantino I e Massenzio. Proprio qui, secondo la leggenda, Costantino ebbe la visione della Croce con la scritta "In hoc signo vinces". Oggi restano solo le tre arcate centrali del vecchio ponte romano, danneggiato nel corso del Medioevo. Nel 1429, con Papa Martino V, iniziano i primi restauri del ponte, conosciuto come Ponte Mollo, con la demolizione delle fortificazioni medievali e delle parti in legno. demolita la fortificazione medioevale. Nel 1849 il ponte viene fatto saltare in aria da Garibaldi, per ostacolare il passaggio dell’esercito francese, e l’anno dopo inizia il restauro sotto papa Pio IX, il quale fa aggiungere una statua dell’Immacolata ad altri due gruppi statuari (San Giovanni e il Battesimo di Gesù, che ora è nell’atrio del Museo di Roma a Palazzo Braschi).Il ponte è chiuso al traffico veicolare dal 1978.
Ponte Milvio oggi
Oggi la zona di Ponte Milvio è particolarmente frequentata dai giovani e dagli amanti della vita notturna. La zona è ricca di locali e ristoranti (vedi il Met, bar ristorante di grande successo. Per info Met-roma.it), che d’estate mettono tavoli e privè en plein air a due passi dal ponte. Ma ponte Milvio ha avuto un nuovo momento di grande fama anche qualche anno fa, quando era diventato di moda tra i giovani, attaccare un lucchetto al lampione centrale del Ponte, a simbolo della loro promessa di amore, buttando poi le chiavi nel Tevere. Questo gesto nasce dall’imitazione di quello dei due protagonisti del romanzo per adolescenti Ho voglia di te. Il gesto però ha avuto conseguenze come la rottura di lampioni, per via dell’eccessivo peso dei lucchetti, e dal luglio 2007 il Comune di Roma ha deciso di mettere vicino ad ogni lampione dei pilastri appositi a cui sono agganciate catene; a queste catene i ragazzi possono applicare i loro lucchetti.