Raymond Queneau: vita e opere principali
La vicenda umana e artistica dello scrittore francese Raymond Queneau si caratterizza per un'inesauribile curiosità intellettuale e per uno sguardo poliedrico sulla realtà, che negli "Esercizi di stile" trova una stupefacente espressione letteraria.
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Notizie biografiche
Raymond Queneau nacque il 21 febbraio 1903 a Le Havre (centro dell'Alta Normandia). Il padre era Henri Queneau, un commerciante; mentre la madre era Joséphine Augustine Julie Mignot.
Raymond manifestò precocemente un'inclinazione letteraria e un'intelligenza eclettica; infatti, durante la Grande Guerra, ancora fanciullo, si accostò alle più diverse discipline (i suoi interessi spaziavano dalla matematica alla poesia) e scrisse assiduamente annotazioni, liste e poesie su ogni cosa.
Finita la guerra, Raymond conseguì brillantemente il diploma e s'iscrisse a filosofia, recandosi a Parigi. In quegli anni, si avvicinò al movimento surrealista, stringendo amicizia con alcuni dei suoi più importanti esponenti, tra cui: Breton, Prévert, Man Ray, Masson, Desnos e Bataille.
Nel 1929, si consumò la rottura con Breton e le sue idee politiche ed estetiche, con un contemporaneo avvicinamento alla figura di Bataille e alle dottrine gnostiche e manichee.
Nel 1933, dopo numerose collaborazioni con varie riviste, esordì nel mondo letterario con il romanzo Le chiendent, edito dalla casa editrice Gallimard, cui Queneau resterà indissolubilmente legato (nel 1954 divenne direttore della collana Encyclopédie de la Pléiade della Gallimard).
Gli anni '40 videro intensificarsi la sua produzione letteraria nonché i suoi interessi per la matematica e le dottrine esoteriche.
Tra gli anni '50 e '60, comparvero le sue opere più note. In tale periodo, Queneau si avvicinò al mondo del cinema, entrò nel "Collegio di patafisica" e fondò il movimento OuLiPo.
Morì a Parigi il 25 ottobre 1976.
Le opere più note
La produzione letteraria di Queneau presenta, sostanzialmente, due fasi. Nella prima, si assiste a una continua sperimentazione linguistica e formale, compiuta attraverso i generi letterari tradizionali, che esprime sia il superamento della temperie surrealista che la ricerca di un personale stile narrativo. Nella fase matura (dal secondo dopoguerra), appare dominante un'assiomatizzazione del processo inventivo e narrativo, ovvero la subordinazione della scrittura a schemi, con la riduzione della creazione a gioco matematico e combinatorio.
Tra le opere di Queneau, ricordiamo:
• (1937) Odile
Il romanzo che segna la definitiva rottura con il mondo surrealista.
• (1947) Exercises de Style (Esercizi di stile)
Una storia, dalla trama scarna, viene raccontata attraverso 99 diversi stili narrativi.
• (1959) Zazie dans le métro (Zazie nel metro)
La vicenda della piccola Zazie, in visita a Parigi, dà adito agli arditi giochi fonetici e narrativi dell'autore.
• (1965) Les fleurs bleues (I fiori blu)
Il romanzo, che presenta un eroe e un antieroe, è un'ingegnosa e fantasiosa allegoria sulla relazione esistente tra storia, temporalità ed esistenza individuale.