Roma città aperta, recensione del DVD

"Roma città aperta" è il manifesto del Neorealismo e uno dei capolavori riconosciuti della cinematografia mondiale.

Il manifesto del Neorealismo

“Roma città aperta” è uno dei film più famosi mai prodotti dalla cinematografia italiana. Diretto da Roberto Rossellini nel 1945, è considerato il vero e proprio manifesto del Neorealismo, il genere che ha reso la scuola italiana un punto di riferimento mondiale e che ancora oggi riverbera i suoi effetti benefici sulla fama del nostro cinema. È il primo atto di una trilogia della guerra, cui seguiranno “Paisà” e “Germania anno zero”. Il film, che al suo debutto ebbe scarsissimo successo e fu avversato dai settori più conservatori della società e dell’industria cinematografica, si regge sulle straordinarie prove di Anna Magnani e Aldo Fabrizi e fu girato in condizioni estremamente precarie, a causa della mancanza di pellicola e della impossibilità a girare a Cinecittà, che in quel periodo fungeva da campo profughi.

Trama e recensione

La trama, è incentrata in una capitale che è ancora in mano ai nazisti, dopo la caduta del fascismo. Quando Manfredi (Marcello Pagliero), uomo di spicco della Resistenza e del PCI, sfugge a una retata e si rifugia presso il tipografo antifascista Francesco (Francesco Grandjacquet), la vicenda comincia a prendere la piega che la porterà verso la tragedia finale. Il tipografo, infatti, che dovrebbe sposare Pina (Anna Magnani), una vedova madre di un bambino, viene arrestato. Altra figura attorno alla quale ruota la vicenda, è Don Pietro (Aldo Fabrizi), parroco locale rispettato da tutti, che cerca di aiutare come può la Resistenza. È lui a cercare di evitare, senza riuscirvi, che Pina cada sotto il fuoco nazista, mentre corre disperata dietro al camion che sta portando via Francesco. Il quale riesce a scappare, nascondendosi con Manfredi presso l’abitazione di Marina, una ragazza che lavora con la sorella di Pina, Lauretta. Proprio Marina, per ottenere droga, denuncia Manfredi, che viene arrestato con Don Pietro, durante un incontro. Manfredi muore nel corso delle torture che gli vengono inflitte dai nazisti, mentre Don Pietro viene fucilato. Ma la Resistenza, particolarmente forte a Roma in quei giorni, continuerà la sua lotta, anche nel ricordo di chi non c’è più. Film pluripremiato (3 Nastri d’Argento e vittoria al Festival di Cannes), ottenne anche una nomination all’Oscar, in qualità di miglior sceneggiatura originale. Il DVD, prodotto da Eagle Picture e della durata di 103 minuti, in formato video Full Screen e audio Dolby Digital 5.1, nel canonico bianco e nero, in italiano con sottotitoli per non udenti, non ha certo bisogno di presentazioni. Siamo infatti in presenza di uno dei più bei film mai prodotti dal cinema italiano, uno di quelli che hanno costruito la fama della nostra industria cinematografica.