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S.O.S. Summer of Sam, recensione del film di Spike Lee

Spike Lee non abbandona il suo stile con questa pellicola, dove il tema del razzismo e la denuncia della società newyorkese rimangono i veri protagonisti insieme ad una società in apparenza per bene e conformista, ma incapace di accettare ed aprirsi alla diversità

La trama

Il film S.O.S. Summer of Sam è il tredicesimo lungometraggio diretto dal regista americano Spike Lee, ed è uscito nelle sale nel 1999. Della durata di 140' il film si rifà al 1977 ed alla storia vera del serial killer David Berkowitz auto-soprannominatosi 'Son of Sam', che imperversò con numerosi omicidi a New York. In realtà questo è solo un pretesto usato dal regista per guardare e mostrare allo spettatore la realtà di quel periodo, e specificatamente della comunità italo-americana, attraverso la storia d'amore fra il 'discotecaro' ed adultero Vinnie e la sua fedelissima e passiva moglie Dionna, e l'odio nei confronti del 'diverso' Ritchie da parte della comunità italiana del Bronx. Ritchie, giovane Punk (interpretato da uno splendido e giovanissimo Adrien Brody), proprio per il suo modo di essere, sarà, infatti, il maggiore sospettato per la serie di omicidi, da parte dei 'mafiosi' a cui la stessa polizia di New York si è rivolta in cerca di aiuto. Proprio il rapporto fra Vinnie e Ritchie rappresenterà l'epilogo della pellicola, con il tradimento del primo che consegnerà l'amico agli 'esponenti' della criminalità, che incominceranno a picchiarlo selvaggiamente proprio quando la polizia arresta casualmente il vero serial killer.

Lo stile di Spike Lee del film denuncia

Accolto da critiche contrastanti S.O.S. Summer of Sam-Panico a New York, rappresenta il primo film non riguardante la società afro-americana di Spike Lee. Ma le diversità rispetto ai precedenti film terminano qui, essendo ancora una volta New York ed il razzismo il centro della pellicola, un razzismo non più legato al colore della pelle ma ad un modo di essere diverso dal conformismo dei tempi. Tecnicamente eccellente, sia per la regia che per la fotografia, il film ricrea le atmosfere del periodo in maniera perfetta ed alquanto vivida. Non vanno sottovalutate le interpretazioni dei vari attori, che svolgono un ruolo di collante della storia o di catalizzatore a seconda delle evoluzioni della trama. E una menzione va fatta anche alla Summer of Sam soundtrack, attentamente selezionata dal regista in modo tale da rendere il senso delle differenze e dei contrasti tra le due anime del film, Richie e Vinnie, la cui scellta degli stili di vita completamente diversi vengono sottolineati dal contrasto tra la musica rock per il primo, e la musica dance degli anni '70 per il secondo.

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