Santa Filomena di Roma: storia della santa
Breve biografia della Santa.
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Origine
La storia di Santa Filomena di Roma è una delle più discusse dell’agiografia cristina.
Nata il 10 gennaio e figlia di un re greco convertitosi al Cristianesimo, a 13 anni decide di consacrarsi al voto della fede. Si conosce la storia di Santa Filomena grazie a due eventi importanti: il primo legato al ritrovamento nel cimitero di Priscilla di tre tegole con su scritto “Pax tecum Filomena”, che ricoprivano la sua tomba, e la “Rivelazione” scritta da Maria Luisa di Gesù, suora domenicana di Napoli vissuta fino alla metà del 1800. Queste rivelazioni contengono informazioni importanti sulla Santa, come la storia e il martirio durante le visioni.
La storia di Filomena si pone nel periodo storico in cui l’imperatore Diocleziano dichiara guerra al padre di lei, a Roma con la famiglia per trattare una pace. La "Rivelazione" narra che l’imperatore Diocleziano, vedendola, se ne innamorò. Ma al rifiuto di lei la sottopose a una serie di torture, tutte con risvolti miracolosi: flagellazione con guarigione angelica, frecce deviate e annegamento con rottura dell’ancora. Infine venne decapitata.
I simboli rinvenuti sulle tegole richiamano proprio al martirio: due ancore, tre frecce, una palma e un fiore.
Inizio del culto
Il culto di Santa Filomena ebbe origine grazie ad alcuni avvenimenti. Il primo nel 1802, quando l’ampolla rinvenuta nella tomba del cimitero di Priscilla si pensava fosse custode del suo sangue essiccato. Successivamente, quando le reliquie della santa da Roma vennero trasferite a Mugnano del Cardinale, nella Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, la statua trasudò per tre giorni consecutivi. Quando nel 1836 si scatenò un'epidemia di colera, Mugnano non venne colpita. I prodigi avvenuti attirarono l’attenzione di papa Leone XII che concesse al Santuario del Mugnano la lapide originaria, conservata nel Lapidario Vaticano e proclamato il culto l'11 Agosto. Il culto così si diffuse nel resto del mondo, con congregazioni religiose e movimenti cattolici.
Studi
Di contro, però, dopo la pubblicazione della “Rivelazioni” nacquero anche dei movimenti critici che dubitavano della storia di Santa Filomena e ne compirono studi approfonditi, soprattutto sui reperti archeologici ritrovati nel cimitero di Priscilla. I resti, infatti, non venivano attribuiti a una martire in quanto era assente l’incisione “martry” e le tegole furono riusate successivamente. Inoltre, nell’ampolla furono ritrovati non sangue, ma profumi tipici delle sepolture cristiane. Gli studi rivelarono che la tomba in realtà apparteneva a una ragazza vissuta ne IV secolo. Cadde così la certezza del martirio di Santa Filomena e la Sacra Congregazione dei Riti nella Riforma Liturgica tolse il culto della santa, nonostante i miracoli, la devozione alla Santa da parte di papi e il diffusissimo culto, soprattutto a Mugnano, dove ancora oggi arrivano pellegrini da tutto il mondo.