Santa Marina: storia della santa
Santa Marina Vergine è vissuta in Libano nel VIII secolo. Viene festeggiata il 18 giugno e il 17 luglio in diverse parti d'Italia. Il culto è particolarmente sentito a Venezia, Parigi e Polistena (RC).
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Biografia
Dopo la morte della moglie, il padre di Marina decide di ritirarsi nel monastero di Canobin, ai piedi del monte Libano. Lascia così la figlia a un parente intimo ma viene preso dai sensi di colpa e, sorpreso da un abate in condizioni di profonda malinconia e tristezza, gli rivela di avere un figlio, abbandonato allo scopo di entrare in monastero. L’abate comprensivo, lo invita a ritornare in città e portare al monastero anche il figlio.
Ritornato in città, comunica alla figlia la decisione di portarla con sé al monastero, a patto che ella si travesta da uomo e nasconda a tutti il suo essere donna. Marina diventa così Fra Marino. Dopo la morte del padre, Marina conduce la stessa vita di tutti gli altri monaci fino a quando la figlia di Pandasio, un amico dei frati, rimasta incinta, dice di essere stata sedotta da Fra Marino che, a turno con gli altri frati, si fermava nell’albergo del padre della ragazza quando i monaci scendevano in paese per acquistare i prodotti necessari al monastero.
Marina avrebbe potuto rivelare a tutti il suo sesso, discolpandosi automaticamente ma, combattuta tra la paura del castigo e la promessa che aveva fatto al padre di non raccontare mai di essere una donna, preferisce ammettere una colpa che non ha commesso e viene così cacciata dal monastero.
Per anni Marina vive in una grotta elemosinando il cibo dei viandanti e, quando il nipote di Pandasio nasce, viene portato a Marina che lo accoglie come se fosse veramente figlio suo. Dopo cinque anni i monaci di Canobin, impietositi per le condizioni di vita di Marina, chiedono all’Abate di riammetterla al convento.
Egli accetta, ma infligge a Marina i più severi incarichi, per punirla del peccato commesso. Marina è felice perché può tornare nel luogo che aveva amato di più; in breve tempo si ammala e, assicuratasi che il bambino, Fortunato, non venisse cacciato dal convento, muore.
la Scoperta
Quando i monaci stanno per lavarla prima della sepoltura, si accorgono che era una donna e comprendono quanta sofferenza inutile ha subito Marina. La figlia del locandiere, posseduta dal demonio dopo la gravidanza, si reca anch’ella al convento e, dopo aver chiesto perdono, viene liberata: questo è il primo miracolo di Marina.
Il corpo della donna venne sepolto nel cimitero del monastero per essere successivamente trasferita in Romania e, nel 1228, a Venezia.