Santa Sofia: storia della santa
Le notizie sulla storia e sull'esistenza di Santa Sofia furono caratterizzate da confusione e contraddizioni per numerosi secoli.
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La venerazione di Santa Sofia
Non vi è nessuna certezza sulla reale esistenza di Santa Sofia che viene venerata insieme alle sue figlie, che come lei, portavano nomi di ispirazione greca: il nome Sofia, dal greco sophos, significa Sapienza, e i nomi delle figlie rispettivamente erano Pistis, che significa Fede, Elpis che significa Speranza, e Agape che significa Carità, e questo riferimento alle virtù teologali, fa dubitare della loro reale esistenza. Le poche notizie che si sanno sulle quattro sante risalgono all'impero di traiano, durante il quale vennero martirizzate. Il loro culto fu abbastanza diffuso sia in Oriente che in Occiedente, con una particolare predilizione per Santa Sofia, alla quale vennero dedicate tra le più belle e grandi chiese dell'Est dell'Europa (Santa Sofia di Costantinopoli, Santa Sofia di Salonicco, Santa Sofia di Bulgaria) proprio in virtù di ciò che rappresentava, ovvero la Sapienza Divina (la sua venerazione si è tradotta anche in un ampio uso del nome che fu trasformato in Sonia). Al giorno d'oggi il nome di Santa Sofia è associato ad un comune del cosentino, Santa Sofia d'Epiro, e a un'azienda che produce vini, nota soprattutto per l'amarone, ma in entrambi i casi non c'entrano nulla con la Santa.
Storia di Santa Sofia
La notizia più antica sul martirio di Santa Sofia, e delle sue tre figlie (martirizzate tutte lo stesso giorno), sulla loro esistenza, e sulla loro venerazione, risale alla fine del VI secolo, ma le prime informazioni ufficiali risalgono al presbitero Giovanni, che raccolse le informazioni sui martiri romani sotto il regno di San Gregorio Magno (590-604), che tuttavia sulle quattro Sante, riporta racconti discordanti: infatti dice che erano venerate sulla via Aurelia, luogo della loro sepoltura, con nomi greci, e sulla via Appia invece con nomi latini. La confusione sulle notizie relative alle quattro Sante prosegue per diversi secoli. Le notizie diventano più nette solo al tempo di papa Paolo I (760), quando i corpi delle Sante martiri, furono recuperati dalla via Aurelia, e vennero trasferiti nella chiesa di San Silvestro in Campo Marzio. I loro nomi vennero inseriti nel Martirologio di Usuardo nel giorno del 1° Agosto, mentre nel 1500 il Baronio li mise nel Martirologio Romano, e rimase il 1° Agosto solo per le tre figlie, mentre la venerazione di Santa Sofia fu spostata al 30 Settembre.