Trademark: informazioni sul sistema di protezione legale di marchi e nomi aziendali
I loghi sono una componente essenziale del prestigio di un'azienda o di un business. La "Trademark Protection", ovvero la tutela dei diritti legali sul marchio, può variare in ogni paese. Ecco come funziona in Italia
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La protezione legale dei marchi commerciali
Siamo circondati da marchi commerciali nella nostra vita di tutti i giorni: negli spot televisivi, sui vestiti che indossiamo, sui gadget che utilizziamo o nei poster giganti per la strada. Nike, Apple, Google, Sony, Adidas: sono simboli che conosciamo fin da bambini. Il logo è una componente importantissima della comunicazione d'impresa, tanto che quando si compra un'azienda si paga il valore industriale e quello di Borsa, ma anche un prezzo aggiuntivo per il "valore del marchio". Dato che il marchio ha un valore così consistente, è logico che sia anche protetto con un suo copyright, per evitare ogni forma di utilizzo non autorizzato. Questo tipo di protezione giuridica è indicata dalla sigla che spesso vediamo accanto a un logo: "R" ("Registered" o "Marchio Registrato") o "TM" (Trademark) a seconda dell'origine italiana o internazionale. La protezione dei marchi può avere regole leggermente differenti a seconda dei diversi paesi. Vediamo allora come funziona la normativa italiana relativa alla "Trademark Law".
Come si registra un marchio in Italia
La registrazione di un nome (marchio verbale) oppure dell'abbinamento di grafica e comunicazione in un logo (marchio figurativo) si richiede depositando il marchio, insieme con gli appositi moduli bollati, al "patent office" nostrano, ovvero l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (le cui sezioni sono ubicate presso gli uffici delle locali Camere di Commercio). La registrazione dura 10 anni dal momento in cui è stata depositata la domanda (ovviamente se questa viene accettata), e deve poi essere rinnovata ogni 10 anni. Prima di effettuare questa richiesta, tuttavia, è sempre bene valutare con attenzione le caratteristiche del marchio proposto e le esigenze dell'azienda, in modo da scegliere il tipo di protezione più adatta (ad esempio "Nazionale", solo per il territorio italiano, o "Comunitaria", in tutta l'unione Europea). E' consigliabile anche rivolgersi a uno studio legale specializzato per effettuare una "ricerca di anteriorità", ovvero la certificazione che il nome e l'aspetto grafico del marchio non abbiamo eccessive somiglianze con altri marchi già registrati in Italia o all'estero. Questa ricerca, che può essere effettuata per singole aree merceologiche (ad esempio, solo nel settore "Articoli sportivi") o sul totale del mercato, a seconda del tipo di protezione richiesta, è spesso indispensabile. Consente infatti di evitare l'ostacolo di un copyright altrui, che può portare al rigetto della nostra richiesta di registrazione del marchio. Se la ricerca evidenzia un conflitto con un marchio preesistente, si può intervenire per tempo e modificare il nome o l'apparenza del marchio, in modo da evitare ogni rischio.