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Via Cavour: informazioni storico culturali

La via Cavour fiorentina era un tempo detta via Larga e costituiva il collegamento tra le mura antiche e l'esterno, portando al convento di san Marco.

Da via Larga

Nella Firenze dei Medici successero un'infintà di cose che hanno reso la città quello che è oggi e che hanno contribuito fortemente a dotarla di fascino e cultura.
Le prime mura del capoluogo toscano vennero costruite tra il 1173 e il 1175 e ancora non hanno niente a che vedere con la nostra Via Cavour.
Intorno al 1260 per forza di cose l'autorità cittadina dovette costruire una nuova strada che collegasse il Duomo, il centro della città, con le mura, siccome proprio in quest'area "periferica" molti stranieri e mercanti avevano preso dimora, per la posizione strategica della strada, ben collegata alla città ma anche non esclusiva come il centro storico.
Questa via, la via Nuova, proseguì poi fuori dalle mura confluendo in quella che oggi possiamo ammirare come la Via Cavour.
Con il passare del tempo, non solo i mercanti e gli stranieri abitavano queste zone ma anche ricchi mercanti (oggi l'area è situata in pieno centro). Fu proprio nel Quattrocento che la via riconobbe gli anni di maggiore spledore. Nell'Ottocento qualche cosa cambiò perché la zona fu resa sede del governo amministrativo, non più svago e mercanzie ma affari cittadini... Tra il 1827 e il 1829 la Via venne prolungata fino a quella che è l'attuale piazza della Libertà.

A via Cavour

Fu nel 1861 che la via assunse il nome di Via Cavour, in seguito all'unificazione del suolo italiano e alla memoria e all'onore di Cavour: fu proprio in occasione della sua morte che il nome cambiò.
La via oggi conserva la memoria della gloria passata con splendidi edifici. Il Palazzo Medici Riccardi ad esempio, realizzato da Michelozzo nel 1444, con la sua particolare superficie di bugnato. Al suo interno è facile ammirare meraviglie pittoriche come la Cappella dei Magi, affrescata dal fiorentino Benozzo Gozzoli e la Galleria degli specchi.
Ma ancora il Palazzo Panciatichi, il Palazzo Capponi-Covoni e il Palazzo Bastogi.
Il secondo tratto della via Cavour non è meno ricco di storia e cultura e di meraviglie artistiche e architettoniche e costeggia sul finale il convento domenicano di piazza San Marco, quello di cui parlavamo all'inizio.
...Mettevi dunque in cammino su questa splendida e densa via che fu calpestata da uomini e donne illustri.

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