Via Repubblica: informazioni storico culturali
Di regola, la quasi totalità delle vie è intitolata a pittori, scultori, a personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia. Ma, in altri casi, il nome delle vie ricorda una data, una città, o nel nostro caso la nascita della Repubblica italiana. Diverse sono le città italiane, in cui è presente via Repubblica.
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La storia della Repubblica: 1° parte
La nascita della Repubblica Italiana, rappresenta senza ombra di dubbio un pezzo importante della nostra storia recente.
Sicuramente, intitolando alla Repubblica una via, si vuole sottolineare l'importanza che tale nascita riveste per il nostro paese.
Con la nascita della Repubblica, si conclude quel periodo di storia, caratterizzata da luci e ombre che prende il nome di fascismo; si chiude un periodo caratterizzata dalla dittatura e preminenza di un solo partito, quello fascista.
Innanzitutto, con l'avvento della Repubblica, muta la forma di governo che segna il passaggio da un regime dittatoriale ad uno stato democratico, incentrato sul rispetto reciproco delle persone e delle idee.
La forma della Repubblica Italiana, è figlia del periodo in cui è nata; periodo caratterizzato da paure, insicurezza ed instabilità politica.
Questo clima, giustifica l'elevato numero dei componenti di entrambe le camere e il bicameralismo perfetto delle due camere.
Tutto era stato pensato per impedire nuovamente, l'instaurazione di una nuova dittatura.
Tutto era improntato al garantismo e alla sicurezza dell'ordine politico-istituzionale.
La storia della Repubblica: 2° parte
La Repubblica Italiana nasce il 18 giugno 1946, per volontà del popolo italiano, chiamato a decidere con il referendum, la forma di governo tra Repubblica e Monarchia.
In una giornata, che possiamo definire epocale e che ha scritto la storia del nostro paese, il 18 giugno del 1946, il 54,3% dell'elettorato italiano scelse la forma Repubblicana, condannando all'esilio la Casa Savoia.
Questo referendum non fu, però, esente da dure polemiche e aspre contestazioni da coloro che possiamo considerare filo-monarchici; questi individui, affermarono a più riprese che il risultato del referendum era figlio di brogli elettorali e a supporto di questa tesi portano numerosi elementi, quali:
- molti erano i prigionieri di guerra detenuti all'estero e quindi impossibilitati a votare;
- le province orientali non erano state ancora restituite alla sovranità italiana.
Negli anni che seguirono, i monarchici presentarono numerosi reclami tutti respinti; la decisione era inappellabile.
Contemporaneamente, venne eletta anche l'Assemblea Costituente, con il compito di redigere la Costituzione, sulla base dei valori della Resistenza e dell'antifascismo.
Si ricostituirono i partiti politici, sciolti dal Fascismo, nella contrapposizione sinistra e cattolici.
Il post-fascismo, come sappiamo, per decenni è stato dominato dalla Democrazia Cristiana.
La Repubblica rappresenta la storia del nostro paese e come tale merita un riconoscimento seppure formale, come il nome di una via.