Chevrolet WTCC: recensione
Una breve presentazione della nuova concept car ideata dalla Chevrolet per il campionato Gran Turismo.
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Novità e tecnologia in una concept car.
Ispirata dalla partecipazione della Chevrolet al World Touring Car Championship, la Chevrolet Wtcc, ideata dal progettista statunitense Ewan Kingsbury, rappresenta uno dei punti più alti della ricerca tecnologica della casa del gruppo General Motors, grazie anche all'importante sinergia con lo studio giapponese di design YDS.
Aspetti positivi
Presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 2006, questa concept car seppe guadagnarsi subito il favore del pubblico presente, tanto che numerosi visitatori presero contatti per ordinarla immediatamente, firmando importanti contratti di acquisto. Il punto di forza del progetto ideato da Kingsbury, fu quello di creare una vettura che non apparisse come un unicum dal punto di vista della linea e dell'aerodinamica, ma realizzando una serie di linee che si rompono continuamente, offrendo l'effetto di un qualcosa che sembra muoversi anche restando ferma, dando l'idea di una dinamicità aggressiva che riesce a colpire favorevolmente l'occhio degli osservatori.
Il ruolo più importante della Chevrolet Wtcc fu, comunque, quello di avere avuto una grande influenza nella realizzazione dei modelli successivi della casa Gm che faranno il loro ingresso nei listini, conquistando un grande successo di pubblico, Le sue linee e le sue idee-guida possono essere, infatti, rintracciate sia nella berlina media Cruze che nella piccola utilitaria Spark, entrambi modelli che innoveranno profondamente la presenza della Chevrolet nei mercati occidentali, ampliandone le fasce di mercato.
Aspetti negativi
Nonostante l'incredibile modernità delle linee e delle innovazioni tecnologiche che contraddistinsero la Chevrolet Wtcc, essa non diede grandi risultati per il marchio di derivazione General Motors a livello sportivo. Inoltre la derivazioni citate in precedenza ebbero risultati assolutamente altalenanti. Se la Spark, infatti, ha avuto buoni risultati, anche se non paragonabili all'incredibile successo della Matiz, non si può dire la stessa cosa della Cruze, una berlina a 3 volumi che non ha incontrato il gradimento del pubblico europeo, orientatosi ormai prevalentemente verso soluzioni vicine allo stile delle monovolume anche per il segmento delle medie. Inoltre la Cruze è risultata piuttosto anonima, nonostante lo stile aggressivo del frontale ricordi piuttsosto da vicino le soluzioni presentate a parigi dal prototipo Wtcc.