Come controllare se un veicolo è rubato con un SMS
Con le moderne tecnologie la Polizia di Stato a istituito un servizio di monitoraggio a favore dei cittadini che possono segnalare in via cautelativa, anche con un SMS, se un'autovettura ferma da tempo è rubata oppure no. Basta rilevare il numero della targa e inviarlo tramite messaggino telefonico al centralino del Ministero dell'Interno e la risposta arriva poco dopo. Ecco la modalità.
Come fare?
Il Ministero dell'Interno ha potenziato il servizio, già attivo online, con il quale i cittadini potevano sapere in tempo reale se la vettura parcheggiata da mesi sotto la propria abitazione fosse rubata oppure no. Ma questo presumeva che il privato fosse in possesso di un computer, quindi recarsi a casa e fare la richiesta.
Invece con il nuovo sistema possiamo inviare direttamente dal posto dove si trova la vettura sospetta un SMS tramite il nostro telefonino digitando prima la lettera "T" poi uno spazio vuoto e il numero di targa dell'auto ferma o abbandonata, al numero +39320 3885858. Una volta inviato il messaggio, in pochi secondi arriverà un SMS di risposta a nome Ministero dell'Interno e la relativa risposta.
Se la vettura, la moto o il ciclomotore risulta rubato, dalla banca dati del Ministero arriveranno tramite SMS tutti i dati dati relativi alla vettura rubata, il modello, dove è stata rubata, il giorno della denuncia del furto e dove è stata presentata, nonché l'invito a chiamare il 113.
Se invece è negativa la risposta sarà: "la targa richiesta non risulta nell'archivio dei veicoli rubati".
Grazie a questo innovativo servizio e ai "cittadini-poliziotti", sono stati ritrovati centinaia di automotomezzi rubati e restituiti ai legittimi proprietari.
E allora il Ministero dell'Interno ha ulteriormente allargato questo servizio, visto il successo ottenuto sempre grazie ai cittadini, sarà ora possibile controllare anche banconote e documenti falsi, semplicemente collegandosi al sito Poliziadistato.it. L'idea è stata talmente ben accolta che sono già oltre un milione i contatti di accesso alla banca dati del Ministero dell'Interno da parte dei cittadini.
Ecco perché il servizio chiamato "poliziotto per un giorno" è stato esteso anche ai telefonini, perché in momenti come questi, in cui i cittadini chiedono sempre maggiore sicurezza, possono contribuire anch'essi a questa forma di prevenzione, infatti il suo uso ha dimostrato di essere in linea con l'interesse generale.
Riassumendo
Da quello che si evince dall'istituzione di questi servizi mirati alla maggiore tutela delle nostre città, appare evidente la facilità con la quale il cittadino può sentirsi più rassicurato, perché può intervenire direttamente e anonimamente se presume che si tratti di un reato. Piuttosto che restare passivi di fronte a un eventuale furto d'auto che può nascondere anche fatti più gravi, è sempre meglio avvertire chi è delegato a intervenire istituzionalmente.