Honda Accord Tourer 2.2i-Dtec: test drive
La prova su strada della Honda Accord Tourer 2.2i-Dtec mette in risalto la qualità del cambio a cinque marce che la caratterizza. Vediamo, dunque, pregi e difetti di una macchina che ha saputo trovare il compromesso ideale tra prestazioni al top e consumi limitati.
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Caratteristiche
Andiamo alla scoperta delle peculiarità più rilevanti relative alla Honda Accord Tourer 2.2i-Dtec. Siamo in presenza di una vettura pratica e funzionale, che, per la prima volta nella storia di casa Honda, abbina il cambio automatico a cinque marce con un motore diesel. Si tratta di una macchina che fa parte del segmento D Premium, e che a livello di motore propone un common rail di terza generazione, con la tecnologia innovativa di iniezione multipla piezoelettrica, oltre che un efficiente ricircolo dei gas di scarico. Da notare, poi, il sistema di raffreddamento del turbocompressore a olio e aria e il filtro antiparticolato nella stessa struttura del catalizzatore. Sotto il profilo delle prestazioni, la potenza massima raggiunta è di 110 kw, equivalenti a 150 cavalli, a 4mila giri al minuto, mentre il picco di coppia, di 2mila giri, arriva a 350 Newton metro. Va rilevato che lo scatto da zero a cento viene coperto in meno di dieci secondi, e che i consumi sono ridotti: nel ciclo combinato, per percorrere 100 chilometri servono poco più di 5 litri e mezzo di carburante. Il vero punto di forza della macchina rimane, in ogni caso, il cambio automatico con struttura a quattro alberi e la funzione di lock up attivo, che fa sì che, nel corso della marcia a velocità costante, vi sia un collegamento diretto senza convertitore. La scelta di 5 marce, invece che 6, è stata decisa da Honda per trovare il giusto compromesso tra consumi ridotti, e quindi emissioni contenute, e prestazioni di alto livello.
Aspetti positivi
- Il pregio più importante di questa macchina va identificato nella linearità della marcia, con un'erogazione del motore regolare e molto omogenea.
Aspetti negativi
- Tra i punti deboli della macchina, va rilevato che lo sterzo appare un po' troppo duro, e ciò si traduce in un affaticamento delle braccia nelle manovre più impegnative.