Qual è la spiegazione del finale di Lost
Il finale di Lost si divide in due puntate, intitolate “La fine”, in cui trova scioglimento il mistero dell’ultima stagione.
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Riassunto
Mentre sull’isola avviene il combattimento decisivo tra Jack, nuovo custode dell’isola, e Locke, all’interno dei flashforward, Desmond continua a radunare i naufraghi per fare in modo che ognuno di loro si ricordi della propria esperienza sull’isola. Accade, così, che durante la grande cerimonia organizzata dalla madre di Daniel Faraday, tutti si ritrovino assieme, ignari di ciò che li attende. Uno a uno, attraverso fulminee visioni rievocative, riacquistano coscienza di ciò che hanno dovuto affrontare in passato, e che ora, per un motivo ancora sconosciuto, avevano dimenticato. Sull’isola, intanto, Jack ha avuto la meglio su Locke, che muore schiantandosi sulle rocce di un dirupo. Tuttavia, il dottore ha riportato una grave ferita all’addome che non gli consente di muoversi come vorrebbe. Aiutato da Hurley e Ben, si reca nuovamente alla fonte di luce sopita, dove è sicuro di poter mettere fine all’apocalittico terremoto che sta facendo crollare l’isola. Prima di addentrarsi nell’antro, però, nomina Hugo nuovo protettore, compiendo lo stesso rito che Jacob aveva messo in pratica con lui. Una volta calatosi nella caverna, mette in salvo il corpo esanime di Desmond e, con un ultimo sforzo, riesce a tappare il foro che aveva sprigionato il caos. La luce torna ad abbagliare il cielo; Jack è di nuovo in superficie, disteso a terra, pronto ad abbracciare la morte.
La spiegazione
In questo istante i flashforward e il presente dell’isola trovano il punto di congiungimento. Nel futuro parallelo di cui non si sa ancora niente, Sheppard, recatosi insieme a tutti gli amici in una cappella, è l’unico a non aver resuscitato i ricordi del passato. Proprio qui, rimasto solo, incontra il padre defunto, che gli illustra il significato di ciò che gli sta capitando. Si capisce, adesso, che le visioni del “futuro parallelo” erano in realtà delle istantanee del mondo dell’aldilà. Quasi tutti i protagonisti dell’isola sono bloccati in una sorta di limbo, in cui hanno preferito sostare dopo la loro morte, in modo tale da riunirsi prima di trapassare definitivamente. Il padre di Jack spiega al figlio che lì si trovano tutti i suoi compagni, alcuni morti prima di lui (come Boone, Shannon, Sayid e Charlie, che sono deceduti sull’isola), altri, invece, morti molto dopo (come, s’immagina, Hurley, Kate e Sawyer); nel limbo, infatti, non esiste la concezione di tempo; ognuno di loro, non importa il momento o il luogo in cui è passato a miglior vita, si è ritrovato in quella realtà ultraterrena, convinto di stare vivendo una vita reale, che altro non era che una creazione delle loro coscienze.