Switch-off: informazioni sul digitale
Il passaggio dall'analogico al digitale terrestre sta rivoluzionando il sistema televisivo.
/wedata%2F0036718%2F2011-09%2FUn-decoder.jpg)
Dall'analogico al digitale terrestre
Qualche anno fa, la trasmissione delle immagini televisive nel nostro paese, avveniva in via analogica. Poi, a partire dal 2009, è cominciato il processo di conversione al formato digitale che dovrebbe essere portato a termine con la diffusione del nuovo formato in tutta la penisola. Un processo analogo a quello che sta avvenendo praticamente in tutto il mondo e che era già stato anticipato dalle stazioni televisive via cavo e satellitari, per le quali, però, esso era passato abbastanza inosservato, vista la ancora abbastanza limitata diffusione delle stesse, derivante dal fatto che queste piattaforme tecnologiche sono quelle usate dalle TV a pagamento.
Lo switch off
Nel nostro paese, il passaggio dall’analogico al digitale terrestre è avvenuto a più riprese, dando limiti temporali alle varie zone al termine dei quali il processo è andato in porto, comportando il passaggio ad apparecchi televisivi in grado di captare il segnale digitale, oppure adeguandoli con l’aggiunta di un decoder.Lo switch off è proprio la fase terminale del passaggio al nuovo sistema, che comporta lo spegnimento della televisione analogica, dovuta al fatto che i due sistemi, analogico e digitale, non possono coesistere. Un passaggio che ha tra l’altro avuto come conseguenza un buon numero di polemiche, in quanto ha riprodotto ancora una volta il duopolio del mercato televisivo esistente già con il precedente sistema. Ma non solo, se si pensa che entro il 31 dicembre del 2012 le TV locali dovranno liberare 9 delle 56 frequenze ad esse assegnate, che saranno destinate alla diffusione di servizi mobili tramite banda larga.
Esso ha comportato anche alcuni problemi abbastanza complicati, derivanti dalla presenza di fasce di popolazione che si sono trovate in difficoltà ad adeguarsi al nuovo sistema. Fasce come quelle rappresentate dagli anziani, oppure la popolazione che abita nelle zone dell’entroterra, meno accorte nell’uso delle nuove tecnologie, per le quali alcuni enti territoriali hanno perciò deciso di mettere a disposizione dei volontari in grado di dar luogo ad incontri di formazione con i quali insegnare a queste persone ad usare nel modo più appropriato il telecomando, l’installazione e la sintonizzazione del decoder e altre tematiche che presentano lati oscuri e che potrebbero impedire parzialmente o meno il godimento del digitale terrestre.