Tilia cordata: descrizione e caratteristiche
Leggendo questo articolo scoprirete come è fatta la pianta di Tilia cordata europea, che funzione ecologica ha, dove è diffusa e come va trattata.
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Descrizione e diffusione
Il tiglio selvatico è una pianta della famiglia delle Tiliaceae, di seconda grandezza (il fusto arriva a 25 metri di altezza), con corteccia grigia o marrone e gemme alterne, globose, prima verdi e poi rossastre. La foglia di tiglio è decidua, alterna, verde brillante (opaca sulla pagina inferiore), rossiccia ai bordi della nervatura; il tiglio, inoltre, ha fiori profumati che sbocciano in primavera e si riuniscono in infiorescenze ascellari (tra il picciolo e il fusto da cui ha origine lo stesso).
Questa specie di tiglio, che combinandosi all'altra presente in Italia (Tilia platyphyllos) origina Tilia x vulgaris, ha foglie grandi al massimo 8 cm, ciuffi di peli color mattone agli estremi della pagina inferiore delle foglie, frutti non più grandi di 8 mm, gemme con due sole scaglie visibili e giovani rametti glabri.
La Tilia Europaea è una specie sciafila (sopporta bene l'ombra), mesofila (la temperatura ottimale è tra i 25 ed i 40 °C), adatta a terreni freschi e fertili con pH neutro o poco acido, capace di adattarsi a zone ricche di marna.
La Tilia tomentosa, nome generale di tutte le sottospecie di piante di tiglio, è diffusa dalla Spagna ai monti Urali senza interruzioni e riesce ad arrivare fino all'estremo nord (Svezia, Finlandia), sud (Grecia), est (Caucaso) e sulle isole (Corsica). In Italia si trova soprattutto sulle Alpi, sugli Appennini e nella parte alta della Pianura Padana.
Coltivazione e protezione dai parassiti
L'albero viene impiegato come elemento verde decorativo e salubre nei parchi urbani, come pianta mellifera (su cui, cioè, le api creano alveari per fare il miele) e come pianta da legno (che, pur facilmente lavorabile, ha scarsa resistenza meccanica) in imitazione dell'ebano o per realizzare piccoli oggetti; non è altrettanto amato per ricavarne legna da ardere. Molti amano usare le foglie per ottenere un infuso o una tisana di tiglio dagli effetti curativi e lenitivi.
Purtroppo esistono malattie delle foglie del tiglio, così come parassiti animali, funghi e la carie del legno: il tiglio è molto resistente alla rottura dei tessuti, se confrontato con altre piante a uso non ornamentale, ma comunque non è esente da rischi e deve essere curato con passione e attenzione per evitare che insetti, funghi e batteri provochino cancri dei rami, caduta delle foglie, marcescenze nel tronco o, addirittura, la morte precoce della pianta; talvolta le condizioni negative sono create proprio dall'uomo, che scavando nei pressi delle radici le danneggia e provoca l'asfissia del terreno.