Carta di identità elettronica, che cos'è e come si ottiene?
La CIE è la nuova carta d'identità elettronica che sostituirà gradualmente il formato cartaceo e con cui si potrà accedere a vari servizi telematici, proprio come un bancomat.
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Che cos'è la carta di identità elettronica
La carta di identità elettronica, secondo quanto disposto dalle regolamentazioni del Ministero dell'Interno, è il nuovo documento di riconoscimento che, oltre ad indicare i nostri dati personali, consente di accedere a vari servizi telematici come il pagamento dei ticket sanitari, prenotazioni, etc.
Sebbene la fruizione di tali servizi sia ancora in fase sperimentale in molte regioni d'Italia, in accordo con 156 Comuni, in un prossimo futuro sarà possibile utilizzare la CIE (carta di identità elettronica) come una normale carta servizi anche per votare, prenotare visite mediche, pagare bollette o multe e molto altro.
La carta elettronica infatti contiene un microchip e una banda ottica su cui sono memorizzati i dati personali, il codice fiscale, i dati di residenza, la cittadinanza, il codice del comune che ha rilasciato la carta, la data di rilascio e la data di scadenza, nonché la firma del titolare e la fotografia. In futuro conterrà anche i dati amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale e le informazioni per la firma digitale. Un vero archivio personale, unico e prezioso, in dimensioni ridottissime simile a un bancomat.
Come ottenere la CIE
Come per l'antenata carta d'identità in formato cartaceo, la CIE può essere richiesta presso gli uffici del proprio Comune di residenza. Basta presentare un documento di riconoscimento (tipo patente di guida, tessera sanitaria o carta di identità precedente) e una fotografia formato tessera.
Al momento del rilascio della CIE, al cittadino vengono rilasciati anche tre codici personali segreti, per garantire la protezione dei dati:
- codice PIN: una sequenza numerica personale e segreta per il riconoscimento del titolare;
- codice PUK: per sbloccare il PIN in caso di errata digitazione per più di tre volte;
- CIP: per bloccare l'uso del codice PIN in caso di smarrimento o furto della carta.
Nei Comuni che ne hanno fatto richiesta al Ministero dell'Interno, secondo il procedimento previsto dalla legge 9 del 1999, i servizi telematici già sono attivi.
Va ricordato anche che non tutti i paesi europei ed extraeuropei accettano la CIE come documento di identificazione valido, pertanto è consigliabile munirsi di passaporto. Nello specifico, è necessario nei seguenti paesi: Egitto, Bulgaria, Turchia, Tunisia, Svizzera, Romania, Macedonia e Croazia.