Champions League 2010: l'Inter si laurea campione d'Europa dopo 45 anni
Dopo quasi mezzo secolo i nerazzurri, guidati da un Milito in forma straripante, conquistano la terza Champions League della propria gloriosa storia.
La prima fase
Allenata da José Mourinho, l'Inter arriva alla 55esima edizione della competizione da campione d'Italia. Tuttavia, nonostante i numerosi successi ottenuti in patria, il club di Moratti non riesce ad imporsi in campo internazionale da troppi anni per una società così prestigiosa. La prima fase vede i nerazzurri inseriti nel gruppo F assieme gli spagnoli del Barcellona, gli ucraini della Dinamo Kiev ed i russi del Rubin Kazan. Con 9 punti, maturati grazie a due vittorie (2-1 alla Dinamo Kiev in Ucraina e 2-0 al Meazza rifilato al Rubin Kazan), tre pareggi (0-0 con il Barça, 1-1 con il Rubin e 2-2 con la Dinamo) ed una sola sconfitta, rimediata al Camp Nou (0-2), l'Inter ottiene l'accesso agli ottavi di finale classificandosi seconda alle spalle proprio dei blaugrana, primi con 11 punti. Il primo avversario della fase ad eliminazione diretta è il Chelsea, che gli uomini di Mourinho battono sia all'andata (2-1 a Milano grazie alle reti di Milito e Cambiasso, intervallate dal momentaneo pareggio di Kalou), che al ritorno in terra londinese (1-0, gol di Samuel Eto'o). L'urna del sorteggio mette poi di fronte Inter e CSKA di Mosca. Milito al Meazza e Sneijder in Russia regalano il passaggio alle semifinali ai lombardi. A questo punto il popolo nerazzurro inizia a sognare...
I tre gol al Barça e la finale di Madrid
In semifinale, però, l'Inter è costretta ad affrontare il più temuto avversario: il Barcellona di Pep Guardiola, già affrontato due volte nella fase a gironi ma mai battuto. L'andata si disputa al Meazza di Milano (20 aprile 2010): qui gli uomini di Mourinho disputano una gara superlativa, rifilando addirittura tre reti ai blaugrana con Sneijder, Maicon e Milito, rimontando il gol dello svantaggio iniziale subìto da Pedro. Nella gara di ritorno, disputata il 28 aprile a Barcellona, l'Inter rimane in inferiorità numerica dopo soli 28 minuti per l'ingiusta espulsione di Thiago Motta: con grande forza però Zanetti e compagni respingono gli attacchi degli spagnoli, che nonostante riescano a trovare ad una manciata di minuti dal termine il gol della speranza con Piqué, non completano la rimonta e si inchinano agli avversari. Il 22 maggio l'Inter affronta proprio in Spagna, al Santiago Bernabeu di Madrid, i tedeschi del Bayern Monaco per la finale tanto sognata: due gol del "Principe" Milito (uno per tempo), consegnano di fatto ai nerazzurri la coppa dalle grandi orecchie dopo 45 anni, in una cornice di pubblico a dir poco fantastica.