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Cinque per mille: destinatari e modalità di ripartizione

Oggi il meccanismo di assegnazione del 5x1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) permette ai contribuenti di decidere autonomamente a quale associazione attribuire questa parte di imposte pagata. La scelta è assolutamente in linea con i criteri di libertà e di democrazia, e deve essere sicuramente considerata come un gesto di civiltà orientato verso il sostentamento di cause umanitarie o di rilevante importanza.

I criteri e le modalità di assegnazione

Tutti i contribuenti che presentano ogni anno la dichiarazione dei redditi (nella forma del 730, CUD ed UNICO) hanno la possibilità di decidere a quale associazione devolvere il proprio 5 per mille, scegliendo tra quelle iscritte nella lista dei destinatari. In questo modo il contribuente potrà orientare la propria preferenza verso l’associazione alla quale, per qualsiasi ragione, si sente maggiormente legato, sostenendo così importanti cause e programmi.
Per l’attribuzione del 5 per mille all’ente prescelto è sufficiente apporre una firma nella sezione apposita del modulo della dichiarazione dei redditi, accompagnata dalla indicazione del codice fiscale dell’associazione selezionata dalla lista dei beneficiari. Nel caso in cui non si voglia decidere per l’attribuzione ad un ente specifico è sufficiente la sola firma, sarà poi lo Stato ad assegnare le donazioni secondo le preferenze delle diverse associazioni.

Le modalità di ripartizione

Le donazioni così assegnate vengono attribuite alle associazioni beneficiarie in maniera proporzionale alle preferenze espresse dai contribuenti fino al raggiungimento di un tetto stabilito, quest’anno definito in 400 milioni di euro. La cifra massima è stata ridefinita dopo le proteste ricevute dai vari enti in seguito alla decisione di assegnare le donazioni fino ad un massimo di 100 milioni di euro.
Nel caso in cui venga superato il tetto stabilito, l’eccedenza viene incamerata dallo Stato per far fronte alle spese correnti. Gli Enti del terzo settore che hanno percepito le quote del cinque per mille sono tenuti alla rendicontazione e alla custodia di tale documentazione presso la sede legale per un periodo di dieci anni.

I destinatari

Il contribuente può selezionare una sola associazione scegliendo tra quelle indicate nel modulo della dichiarazione dei redditi. La lista dei beneficiari, sempre aggiornata, è visionabile on-line sul sito dell'Agenzia delle Entrate. I contribuenti avranno quindi diverse opzioni e potranno scegliere tra enti di volontariato, onlus, associazioni occupate nel sociale, enti per la ricerca universitaria o scientifica, enti per la ricerca sanitaria, associazioni locali che si occupano delle attività sociali nel proprio comune di residenza o ancora associazioni sportive dilettantistiche iscritte nei registri del Coni, di rilevante interesse sociale e riconosciute come persone giuridiche. Tra le associazioni più conosciute, che hanno ricevuto negli ultimi anni più donazioni, figurano Medici Senza Frontiere ed Emergency, seguite dall’Unicef e l’Airc. Non mancano importanti alternative come Greenpeace, Amnesty International e il WWF.

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