Denuncia di Inizio Attività: che cos'è e quanto costa una DIA?
Prima di effettuare qualsiasi lavoro straordinario all'interno o all'esterno di un immobile vanno seguite alcune procedure, tra le quali la DIA, cioè la denuncia di inizio attività: di cosa si tratta, quando è necessaria e quanto costa.
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Che cos'è la DIA
Nata con la legge 47 del 1985 e oggi regolamentata dal Testo Unico dell'Edilizia, la Denucia di Inizio Attività è una procedura semplificata per conseguire lavori di manutenzione e costruzione edilizia all'interno di immobili.
La DIA va presentata all'Ufficio Tecnico del proprio Comune almeno 20 giorni prima di iniziare i lavori, allegando il progetto dell'opera da realizzare e la dichiarazione di un professionista abilitato e iscritto all'albo (ingegnere, architetto o geometra) che si assuma la responsabilità dei lavori in progetto in quanto conformi al regolamento edilizio, urbanistico e igienico-sanitario.
I lavori vanno ultimati entro tre anni, alla fine dei quali va presentata una denuncia di fine lavori. Il Comune ha 30 giorni di tempo per controllare la documentazione presentata e la veridicità dei lavori in opera ed eventualmente sospenderli nel caso riscontrasse delle irregolarità.
Oltre i 30 giorni, qualora il Comune non abbia comunicato nessuna difformità, scatta il principio del silenzio-assenso che autorizza l'inizio dei lavori.
Dal luglio 2010, grazie alla legge 122, la DIA è stata sostituita dalla SCIA, con cui i lavori possono iniziare subito dopo aver presentato la documentazione in Comune, senza aspettare i 30 giorni previsti.
Quando utilizzare la DIA e quanto costa
La DIA va presentata solo in caso di interventi edilizi che non comportino modifiche sulle dimensioni, numero di vani o di destinazione d'uso dell'immobile. In questi casi va richiesta la concessione edilizia o si ci si può avvalere della Super DIA che ne amplia i poteri in alcuni piani particolareggiati.
Inoltre i lavori sono soggetti alle norme del piano regolatore comunale e non devono pregiudicare la stabilità dell'immobile. Una DIA non può essere presentata neanche per lavori in edifici vincolati dal patrimonio storico e culturale, nonché paesaggistico in vigore nella zona di ubicazione, per cui è richiesta una particolare autorizzazione edilizia soggetta al nulla osta della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Nel caso di interventi urgenti, come lesioni strutturali, in cui non è possibile attendere i 30 giorni, va richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco i quali, in veste di periti, forniscono una perizia che, allegata alla DIA, permette l'inizio immediato dei lavori di manutenzione straordinaria.
Il costo della DIA varia di Comune in Comune. Oltre alle imposte di bollo va considerata la parcella del tecnico abilitato e firmatario della dichiarazione di conformità, proporzionata all'entità dei lavori e al grado di responsabilità.