Come funziona la rete senza fili per la connessione internet?
La parola Wireless è ormai gergo comune per la maggior parte delle persone. Poter navigare in rete dal proprio portatile, o tablet, senza dover collegare nulla è diventata la normalità. Solo qualche anno prima, nell'era della connessione a 56k e del relativo modem (che faceva un gran casino!) era impossibile anche un sito frequentatissimo come Youtube...
Gli elementi della connessione
Il computer, o altro dispositivo, deve ricevere dei dati da un trasmettitore. Il mezzo di comunicazione è l'onda elettromagnetica, irradiata attraverso le antenne. Più precisamente, il WiFi si avvale di onde radio, generalmente - dati gli standard IEEE 802.11 - ad una frequenza di 2,4 GHz (standard b e g, i più comuni) oppure di 5,2 GHz (standard n).
Il Router non è altro che un modem wireless che funge da trasmettitore. Normalmente si basa sulla tecnologia ADSL, linea dati digitale. Spesso fa da Wireless Hub, ovvero ad esso si possono collegare più ricevitori e, a sua volta, esso trasmette a più dispositivi; è quindi il punto di partenza di una rete a stella. Generalmente, a casa, a scuola, al lavoro, c'è sempre un Router, un unico wifi provider, al quale si connettono più computers, notebooks, tablets o smartphones, con il vantaggio di condividere la stessa connessione internet.
Ogni computer per poter ricevere deve essere dotato di opportuna scheda wireless; nei computer portatili è un componente di serie ormai da svariati anni, mentre nei desktop pc si presenta integrata nella scheda madre, o come scheda PCI, oppure come chiavetta esterna USB.
WLAN, IEEE, WI-FI, questi paroloni... e la sicurezza?
La rete Wi-Fi è detta WLAN, Wireless Local Area Network. I computer portatili, attualmente, usufruiscono dello standard di connessione 802.11g, che garantisce una velocità di trasmissione fino a 54 Mb/s. Più raro è trovare un access point che trasmetta nello standard 802.11n, il più recente, che arriva a velocità di 125 Mb/s. Lo standard wimax, news nel mondo del wifi, si basa sullo standard 802.16 e consente l'acceso a reti BWA (Broadband Wireless Access); teoricamente pensato per coprire grandi distanze, test sul campo hanno evidenziato una copertura reale di appena qualche centinaio di metri.
Innegabile, poi, è il problema della sicurezza. In assenza di protezioni, chiunque può connettersi alla rete, con potenziale pericolo per tutti i dati che ivi circolano e per tutti i computers connessi. E' così che sono nate le chiavi di protezione WEP, che delegano la sicurezza ad una semplice password, facilmente hackerabile; WPA e WPA2, con i protocolli TKIP e AES, garantiscono standard di sicurezza più elevati. Altre volte, per poter accedere ad una rete wireless, è richiesto un certificato, senza il quale non possiamo starcene distesi sul lettone del nostro Hotel e guardare Italia-Zimbabwe in streaming.