Finanziamenti ai giovani: le agevolazioni per nuove attività
In un momento particolare come questo, in cui la macchina economica italiana non produce segni positivi, è importante spingere e puntare sul motore del futuro, i giovani. Proprio per tale motivo diversi sono i finanziamenti agevolati destinati ai giovani che intendono avviare un'attività imprenditoriale.
Finanziamenti ai giovani
Si tratta di filoni di finanziamento previsti all’interno dei budget di spesa dei comuni, province e regioni, che fissano i requisiti di base per poter accedere a tali agevolazioni. Solitamente, per avere diritto a questi finanziamenti, occorre presentare un piano di impresa sul medio periodo che sarà valutato da un'apposita commissione sulla base delle possibilità di successo del progetto presentato. Vediamo alcune tipologie di prestiti per i giovani.
Alcune agevolazioni per giovani
- Contributi a fondo perduto per giovani imprenditori
È rivolta ai cittadini italiani tra i 18 ed i 35 anni, organizzati in gruppi di almeno quattro giovani. Il
presente bando vuole finanziare le migliori idee progettuali relative alle seguenti aree tematiche:
- Innovazione tecnologica;
- Utilità sociale e impegno civile;
- Sviluppo sostenibile;
- Gestione di servizi urbani e territoriali per la qualità della vita dei giovani.
Il valore complessivo del progetto non dovrà superare i 50mila euro; il contributo richiesto non dovrà
essere superiore ai 35mila euro.
- Prestito d’onore
Tale prestito agevolato, introdotto dalla legge 608/1996, è rivolto soprattutto ai giovani e prevede un
finanziamento comprendente una parte di capitale, il 60%, concesso a fondo perduto, più il restante
40% erogato sotto forma di prestito da restituire con un tasso agevolato. I requisiti per ottenere tali
finanziamenti sono: la maggiore età, la non occupazione per almeno 6 mesi precedenti alla
presentazione della domanda e residenza nel territorio coperto dalle agevolazioni. È ammessa la
domanda di prestito d’onore in tre casi:
- per creare una microimpresa;
- per il lavoro autonomo;
- per il franchising.
- Fondi imprenditoria femminile
La legge 215/92 prevede l’erogazione di fondi per incrementare l’imprenditoria femminile. Tali
finanziamenti sono destinati alle imprese femminili che non superino i 50 dipendenti e un
determinato fatturato annuo, senza distinzione fra imprese da avviare o già avviate. I fondi devono
essere destinati a investimenti relativi a settori specifici come, ad esempio, all’acquisto di software e
brevetti, ai lavori di costruzione dell’azienda. Una parte del contributo ricevuto non ha obbligo di
restituzione, un’altra parte, invece, dovrà essere restituita entro 10 anni usufruendo di un tasso di
interesse agevolato. Per conoscere nel dettaglio tutte le informazioni si può consultare il sito del
Ministero delle Attività Produttive.