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Imposta di bollo assolta in modo virtuale, quando si applica?

L’imposta di bollo è un’imposta indiretta il cui presupposto è la formazione per iscritto di una serie di atti indicati nelle tabelle allegate al DPR n.642 del 26 ottobre 1972 istitutivo dell’imposta.

Pagamento dell’imposta di bollo

L'imposta di bollo è dovuta, in alcuni casi, fin dall’origine, mentre in altri è dovuta solamente in caso d’uso. Il DPR 642/72 contiene una tariffa divisa in due parti: la prima parte elenca gli atti, i documenti e i registri soggetti all’imposta fin dall’origine, mentre la seconda parte elenca gli atti e gli scritti soggetti all’imposta di bollo solamente in caso d’uso. Vi è poi una tabella nella quale vengono elencati gli atti, i documenti e i registri esenti dall’imposta di bollo. Nel caso di imposta dovuta sin dall’origine il presupposto dell’imposta è la semplice formazione dell’atto scritto, mentre nel caso di imposta di bollo dovuta in caso d’uso il presupposto è costituito dall’uso giuridico del documento. Uno dei possibili modi per assolvere l’imposta di bollo è il modo virtuale: in pratica esso si ha quando, previa specifica autorizzazione, l’Amministrazione finanziaria consente a determinati soggetti di presentare una dichiarazione preventiva della quantità di fogli da bollare e dell’imposta da versare periodicamente salvo conguaglio da farsi a fine anno sulla base di una dichiarazione consuntiva. Le imposte dovute sono pagate direttamente all’ufficio dell’Agenzia delle entrate o ad altri uffici autorizzati o mediante versamento in conto corrente postale.

Quando si applica l’imposta di bollo assolta in modo virtuale

L’imposta di bollo non può essere assolta sempre in modo virtuale. L’elenco delle categorie di atti e documenti per i quali può essere consentito il pagamento dell’imposta di bollo in modo virtuale è contenuto del D.M. 07.06.1973. Il decreto in oggetto è stato successivamente modificato dal D.M.25.07.1975, dal D.M. 31.10.1981 e dal D.M.10.02.1988. Rientrano tra gli atti per i quali è possibile assolvere all'imposta in modo virtuale, ad esempio, quelli di protesto redatti dagli ufficiali giudiziari e notai, le scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie. Si ricorda che gli atti e i documenti per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione per il pagamento dell’imposta di bollo in modo virtuale devono indicare espresssamente il modo di pagamento dell’imposta e gli estremi della relativa autorizzazione: lo stabilisce il comma 2 dell’articolo 15 del DPR n.642 del 1972.

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