La disciplina giuridica e fiscale in materia di affitto di uffici
L'art. 1571 c.c. stabilisce che la locazione rappresenta il contratto con in cui il locatore decide di assegnare al locatario (o conduttore) l'uso di un immobile per un determinato tempo, in cambio del pagamento di un canone.
Affittare un locale uso ufficio.
il maggior numero di soluzioni commerciali si può trovare nei dintorni della città, anche se diversi uffici vengono ricavati da locali situati in edifici moderni o completamente rinnovati, direttamente nei centri cittadini.
Essi nascono dalla conversione di appartamenti ad uso residenziale in locali commerciali e molti uffici sono ubicati all'interno di edifici in coesistenza con appartamenti in cui abitano normalmente le famiglie.
Solitamente vengono affittati uffici (vuoti o arredati) con il classico contratto di locazione di sei anni, ma oggi sta diffondendosi molto anche la richiesta di uffici 'a noleggio', o uffici 'a tempo', questo accade ad esempio, quando si ha la necessità di avere a disposizione un ufficio in una determinata città per breve o brevissimo tempo.
Il Contratto di locazione per ufficio e la legge.
Il contratto di locazione ad uso commerciale, viene rinnovato di sei anni in sei anni (nove anni per l'attività alberghiera), sempre che non giunga una disdetta con preavviso di 12 mesi (18 per l'attività alberghiera).
Alla prima scadenza, il contratto può essere disdettato solo per i motivi riportati nell'art.n. 392/78, cioè, quando il locatore decide di adibire l'immobile ad uso abitativo proprio (oppure ad attività commerciali previste dall''art. 27 della L. n. 392/78), del coniuge o dei suoi familiari e parenti entro il secondo grado.
Secondo l'art. 36 della L. n. 392/78, il conduttore (dopo averne fatto comunicazione al locatore ) può subaffittare l'immobile o cedere il contratto di affitto in caso in cui egli ceda l'azienda; il locatore può dichiarare la propria opposizione alla cessione entro trenta giorni dalla comunicazione.
Se dovesse verificarsi la morte del conduttore, nel contratto di locazione ad uso commerciale gli succede chi colui o coloro i quali ha/hanno diritto a continuarne l'attività.
Nel caso di separazione, sia legale, sia consensuale o nella cessazione del matrimonio, succede al contratto il coniuge che prosegue nell'immobile, la medesima attività.
In base alla L. 449/97, art. 21 co.18, esiste l'obbligo di registrare presso l'ufficio del Registro, tutti i contratti di affitto degli immobili di qualunque ammontare, quando la loro durata supera i 30 giorni complessivi nell'anno. L'imposta di registro ammonta al 2% del canone percepito annualmente.
L'art. 1571 c.c. stabilisce che la locazione rappresenta il contratto con in cui il locatore decide di assegnare al locatario (o conduttore) l'uso di un immobile per un determinato tempo, in cambio del pagamento del canone pattuito.