Mele Golden Delicious: particolarità
Le mele Golden Delicious rappresentano un tipo di mela particolarmente gradevole al palato, esteticamente bella e con la caratteristica di conservarsi a lungo. ll colore della mela „Golden“ vanno dal giallo-verde al giallo dorato e i frutti provenienti dalle zone collinari si distinguono per presentare su un lato, una tipica macchia rossa.
Caratteristiche della mela Golden Delicious
La mela Golden Delicious è stata ottenuta per la prima volta, negli Stati Uniti nel 1890, per una casualità, dovuta a un incrocio naturale tra il polline della Golden renette e l'ovario di Grimes Golden.
La sua coltivazione è diffusa ovunque; ma sembra che, il suo habitat naturale sia la val Venosta e la Val di Sole.
La sua crescita deve avvenire in luoghi ben soleggiati e l'aggiunta al terreno di prodotti a base di zolfo, favorisce la lucentezza della sua buccia, che risulta più sottile, rispetto ad altre varietà.
Il frutto è di dimensione normale, con un peso medio tra i 170 e i 190 gr e la buccia si presenta liscia.
La mela Golden Delicious ha diverse proprietà organolettiche: la sua polpa è compatta e croccante, succosa e leggermente acidula, molto aromatica e con un buon tenore zuccherino.
Il tempo della sua raccolta è a partire dall'ultima decade di settembre.
Consigli , uso e piccola curiosità della mela Golden Delicious
Si addice al consumo da cruda, ma è valida anche per la cottura sul fuoco e al forno, nonché per la preparazione di diversi dessert, come lo sformato di mele e ricotta, le macedonie, lo strudel, i cocktail e le composte.
Ancora oggi, rappresenta circa il 40% della produzione europea di mele e si conserva molto a lungo; è presente sulle nostre tavole da metà settembre fino alla fine di giugno dell'anno successivo.
Una curiosità: la sua buccia è tanto chiara e sottile che si nota ogni piccolo trauma che subisce questa mela; infatti è sufficiente una piccola puntura di un insetto sul frutto, a creare un anellino rosso sulla sua buccia, ben visibile: questa "chiazza", non è altro che, l'emissione da parte del frutto di sostanze protettive che vanno a proteggere la scalfittura. Questo meccanismo, non sta altro che a dimostrare l'attività di autodifesa che la mela possiede; sotto la buccia il danno non appare quasi mai.