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Peeling con acido glicolico: benefici e rischi

Il peeling con acido glicolico è perfetto per dare un aspetto più giovane alla pelle, ed eliminare macchie ed acne. Questa pratica però non è adatta a tutti, bisogna quindi porre la dovuta attenzione in modo che un effetto benefico non lasci il posto a un'infezione o a un peggioramento estetico.

Peeling con acido glicolico

La pelle è un tessuto in costante rinnovamento e con il peeling chimico viene accelerato questo processo naturale. Si eliminano le cellule morte, si stimola il turnover cellulare, e si aumenta la sintesi di collagene ed elastina, migliorando in questo modo il trofismo epidermico. L'acido glicolico è un alfaidrossiacido, utilizzato in formulazione acquosa o gelificata, e in concentrazione variabile dal 50 al 70%. Viene applicato con un pennello a ventaglio e lasciato agire per un tempo mai superiore ai dieci minuti. Trascorso questo intervallo si sciacqua la superficie con una miscela di acqua e bicarbonato per neutralizzare l'acidità. Poi si passa un detergente delicato. Ed infine si massaggia delicatamente la parte con un'emulsione idratante e lenitiva.

Benefici

Questo trattamento risulta estremamente efficace contro acne, photoaging e melasma. Una pelle grassa e acneica può essere dovuta a stress, cattiva alimentazione, squilibri ormonali o scarsa pulizia. Con l'acido glicolico si rimuove il tappo cheratinico che ostruisce i pori e si provoca un'esfoliazione profonda. In questo modo migliorano le condizioni igieniche e si ha una graduale eliminazione degli antiestetici residui cicatriziali dell'acne. Il photoaging consiste nell'invecchiamento cutaneo, spesso prematuro, dovuto all'esposizione cronica ai raggi ultravioletti A e B. Il peeling chimico, aumentando turnover e trofismo epidermico, determina un visibile ringiovanimento dell'aspetto ed una riduzione delle rughe più superficiali. Il melasma si presenta come un imbrunimento a chiazze della cute. L'applicazione dell'acido provoca l'eliminazione graduale delle cellule pigmentate, e prepara la pelle per l'assorbimento dell'idrochinone, sostanza che blocca la formazione di melanina.

Rischi

Nelle prime due o tre ore seguenti al peeling molto frequentemente si verificano eritema ed edema. E nella settimana successiva la cute è particolarmente secca e desquamante. Nonostante il fastidio, il soggetto deve assolutamente evitare di grattarsi per scongiurare il rischio di sovrainfezione batterica e la formazione di vescicole e croste. I rischi più gravi riguardano coloro che sono predisposti a recidive erpetiche oppure affetti da malattie autoimmuni. I primi devono assumere un trattamento profilattico. I secondi astenersi del tutto dal peeling chimico, che potrebbe provocare reazioni imprevedibili come la formazione di vistose, antiestetiche e invalidanti cicatrici.

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