Quali sono i processi produttivi in una centrale del latte?
Il latte è un alimento fondamentale dell'alimentazione, grazie alle sostanze in esso contenute. La legge italiana (uniformata a quella della comunità europea) prevede che il latte debba essere ottenuto dalla mungitura regolare, completa ed ininterrotta di animali correttamente nutriti e di cui sono state certificate le buone condizioni di salute. Una mucca produce in un giorno dai 10 ai 40 litri di latte. Latte che esce sterile dalla mammella ma che viene immediatamente contaminato dagli agenti presenti nelle macchine e nella stalla. Per essere consumato necessita quindi di pastorizzazione e sterilizzazione.
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Pastorizzazione e sterilizzazione.
Terminata la mungitura meccanica (che ormai ha sostituito quella manuale) il latte viene raffreddato a 4° C in cisterne e poi trasferito tramite autobotti refrigerate alla centrale del latte. La bassa temperatura riduce al minimo la moltiplicazione dei microbi. La pastorizzazione consiste nel portare il latte ad elevate temperature per un breve periodo di tempo: più di 70° C per 15 secondi. Ne segue un rapido raffreddamento (nel più breve tempo possibile deve scendere a 6° C).
Diciture e indicazioni.
Quello che troviamo imbottigliato con la scritta LATTE FRESCO PASTORIZZATO è un latte ad alto valore nutrizionale che ha subito la pastorizzazione entro le 48 ore.
ALTA QUALITA' indica allevamenti selezionati e tempi ancora più brevi di lavorazione.
LATTE UHT significa a lunga conservazione (anche a temperatura ambiente) e si ottiene portando il latte crudo a 135° C per qualche secondo, una volta inattivati microrganismi e spore viene conservato in contenitori non trasparenti.
MICROFILTRATO, meglio noto come latte fresco che dura più a lungo, ha subito un ulteriore passaggio attraverso filtri con fori microscopici.
DA AGRICOLTURA BIOLOGICA, che rispetta le regole e i controlli fissati dall'Unione Europea per le produzioni biologiche.
PROBIOTICO, ossia arricchito con lattobacilli e bifidobatteri.
In commercio si trova latte intero, parzialmente scremato e scremato a seconda della percentuale di grassi contenuta che passa dal 3%allo 0,3%.
Il latte destinato all'uso alimentare può subire solo procedimenti fisici e non può assolutamente contenere conservanti o additivi diversi dai suoi costituenti naturali.
Infine, per ogni tipo di latte è giusto rispettare la data di scadenza che è sempre indicata sulla confezione ed è consigliabile attenersi alle modalità di conservazione altresì indicate sull'etichetta.
Considerata l'estensione del mercato a cui si rivolge questo prodotto, molte case produttrici, per tirare a se i clienti, effettuano raccolte punti latte con ricchi premi!