Riscatto degli anni di laurea, guida alla procedura
Gli anni di laurea possono essere riscattati e quindi trasformarli in anni di lavoro versando al proprio Ente (Inps, Inpdap, ecc.) una quota, e l'importo verrà calcolato in base allo stipendio percepito al momento della domanda.
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Come si riscattano gli anni di laurea
Il riscatto degli anni di laurea è importante ai fini pensionistici sia in termini di denaro (sarà più alta la pensione) sia in termine di raggiungimento della stessa ( si avrà una diminuzione degli anni lavorativi). Vengono calcolati solo gli effettivi anni di laurea e quindi non vengono considerati gli anni di fuori corso, e vengono considerate anche le lauree conseguite all'estero se legalmente riconosciute in Italia, possono essere riscattati anche i corsi post - laurea, i dottorati di ricerca e i diplomi di laurea e se si è in possesso di più lauree gli anni reali di ogni corso di laurea.
Quindi l'importo da versare viene calcolato in base agli anni da riscattare e dalle retribuzione in fase di domanda e all'età del soggetto richiedente, la quota può essere versata sia in un'unica soluzione che ratealmente in 10 anni.
Si può fare domanda tramite l'apposita modulistica che ogni Ente mette a disposizione poi sarà l'Ente stesso che risponderà sulla quota da versare e sulle modalità, poiché la ratealizzazione è prevista solo per i soggetti che ancora non ha raggiunto l'età pensionistica. Possono fare domanda di riscatto anche i soggetti che ancora non lavoro e quindi per il riscatto sarà applicata l'aliquota di computo di prestazioni pensionistici per i lavoratori dipindenti al minimale imponibile per artigiani e commercianti.
Convenienza o meno del riscatto
Diversi Enti offrono attraverso il proprio sito internet la procedura di riscatto simulato in modo da valutare la reale convenienza di tale riscatto. Il contributo versato è fiscalmente deducibile o detraibile dall'imposta che devono versare le persone di cui questo soggetto risulta fiscalmente a carico.
Prima si effettuerà la domanda di riscatto degli anni di studio più sarà vantaggiosa in termini di calcolo della quota da versare, perchè l'importo è calcolato in base allo stipendio percepito e si sa i primi stipendi sono sempre più modesti.
La valutazione di convenienza del riscatto deve essere effettuata considerando l'anzianità e l'orizzonte temporale lavorativo. Il riscatto permette di andare anticipatamente in pensione, aumenta l'anzianità contributiva e aumenta anche l'importo delle prestazioni " complemantari " che l'INPS prevede, l'assegno di reversibilità di morte dell'interessato e o eventuali prestazioni di invalidità/inabilità.