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San Francesco d'Assisi: storia del santo

San Francesco d'Assisi, nato in una ricca famiglia di mercanti, a 25 anni vive una profonda crisi spirituale che lo porta a scegliere una vita povera. Dopo due anni di eremitaggio, forma una comunità di seguaci con cui predica il Vangelo. Dopo aver scritto il Cantico delle Creature, muore nel 1226.

Vita di Francesco e nascita dell'ordine

Francesco d'Assisi nasce nel 1182 (alcuni sostengono 1181); figlio di un ricco mercante, intraprende l'attività commerciale. Dopo aver partecipato a una guerra, inizia a fare beneficenza, prima della definitiva crisi spirituale, che lo porta a spogliarsi delle sue vesti e dei suoi beni per abbracciare la vita eremitica. Francesco si sottopone anche a un processo di fronte al vescovo locale, che lo protegge. Francesco pratica una vita povera ed eremitica, pregando, aiutando i lebbrosi e riparando piccole chiese, per poi decidere di iniziare a predicare il Vangelo. Attorno a lui si forma una piccola comunità di seguaci e, dopo l'approvazione papale di Innocenzo III, fonda il suo ordine, di ispirazione pauperistica ma non contestatore della Chiesa di Roma. Il movimento francescano si diffonde rapidamente e dà vita a un convento dopo l'altro, per stabilire infine la sua sede ad Assisi; anche Santa Chiara, futura fondatrice delle Clarisse, si unisce nel 1212. I francescani iniziano anche ad andare in missione, seguendo la vocazione di predicatori: si dice che in Egitto Francesco incontri anche Saladino.

Ultimi anni di Francesco e storie su di lui

Nel frattempo Francesco redige la regola dei suoi frati, improntata su povertà, castità, umiltà, obbedienza, fratellanza, e scrive il Cantico delle creature. Opera fondamentale, in quanto primo esempio di poesia a tema religioso scritta in italiano volgare, il Cantico è un inno di ringraziamento a Dio per ciò che ha creato, comprese le malattie e le sofferenze, espressioni del suo amore. Secondo i biografi Francesco ne scrive anche la musica. Muore ad Assisi, dopo anni di cattiva salute, nel 1226 e viene sepolto nella sua amata Porziuncola, piccola chiesa fuori Assisi: due anni dopo è proclamato santo. Nei Fioretti di San Francesco e in altre opere agiografiche si narrano episodi molto conosciuti, come la predica agli uccelli, l'incontro con il lupo di Gubbio o l'apparizione di un bambino durante una rappresentazione della natività (noto come episodio del presepe vivente). Le più celebri rappresentazioni pittoriche della vita di Francesco sono gli affreschi del ciclo presente nella Basilica superiore di Assisi, attribuito in gran parte a Giotto.

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