San Roberto: informazioni sul santo
Roberto Francesco Romolo Bellarmino (Montepulciano, 4 ottobre 1542 – Roma, 17 settembre 1621) è un teologo, scrittore e cardinale italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e proclamato Dottore della Chiesa.
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La vita
Nacque in una famiglia di nobili origini, ma in declino economico. Fu battezzato dal cardinale Roberto Pucci, di cui porta il nome, mentre Francesco è un riferimento al santo d’Assisi (che si festeggia proprio il giorno della sua nascita) e Romolo era in onore di un antenato della famiglia. Sin da piccolo mostrò una forte passione religiosa, perciò fu mandato a studiare presso i Padri gesuiti. A diciotto anni entrò nel Collegio Romano, dove, ispirandosi agli autori latini, compose diversi poemi in volgare e in latino. Terminati gli studi, insegnò materie umanistiche presso scuole dell’ordine gesuita, coltivando le sue doti di predicatore, grazie alle quali Francesco Borgia decise di fargli completare gli studi presso un’importante università cattolica nelle Fiandre. Ordinato sacerdote nel 1570, si interessò soprattutto alle eresie del suo tempo con un vigore tale da essere soprannominato “martello degli eretici” (famosa la disputa con Giordano Bruno e il caso di Galilei). Nel 1599 papa Clemente VIII lo fece cardinale, carica che egli cercò di rifiutare ma poi dovette accettare. Ciononostante continuò a condurre una vita austera, dedicando molto tempo alla preghiera e non lesinando i digiuni che misero a dura prova la sua salute precaria. Fece molte elemosine ai poveri, ai quali lasciò gran parte dei suoi averi. Morì il 17 settembre 1621.
La canonizzazione
Poco dopo la morte, la Compagnia di Gesù propose la causa di beatificazione che iniziò nel 1627, sotto il pontificato di Urbano VIII. Per problemi di legislazione e opposizioni varie, l’iter si arenò e la sua causa fu proposta più volte, sempre con una maggioranza di voti a favore della sua beatificazione, ma l’esito positivo giunse solo nel 1923 e, 13 anni dopo, fu canonizzato. La sua festa liturgica è il 17 settembre, giorno della morte (e non più il 13 maggio, giorno della beatificazione). E’ il santo patrono della Pontificia Università Gregoriana, dei catechisti, degli avvocati, dei canonisti. Il suo corpo è deposto nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma. Le sue ossa sono state ricomposte e unite con fili d’argento, rivestite con l’abito cardinalizio, mentre il volto e le mani sono state ricoperte d’argento. La preghiera che usualmente i fedeli gli rivolgono recita così: "O Dio, che per il rinnovamento spirituale della Chiesa ci hai dato in San Roberto Bellarmino vescovo un grande maestro e modello di virtù cristiana, fa' che per sua intercessione possiamo conservare sempre l'integrità di quella fede a cui egli dedicò tutta la sua vita".