Seagate Nas 110: test prodotto
Disponibile in versione da 1 a 3 Terabyte, il Nas di Seagate Blackarmor modello 110 ha letteralmente diviso in due il popolo di Internet che non sa se temerne l'avvento o auspicarlo: tra chi è soffocato sotto l'inefficienza di un servizio clienti troppo lento e chi ne ha goduto tutto il meglio senza nemmeno pagarlo il prezzo di lancio (un po' eccessivo), ecco - in una media democratica - cosa potete aspettarvi da questo acquisto!
Specifiche tecniche
MEMORIA: da 1000 a 3000 GB, secondo il modello
INTERFACCIA HD: Serial ATA
ROTAZIONE: 7.200 giri al minuto
INTERFACCIA HW: Ethernet
VELOCITÀ: 60
USB: 2 ingressi
Aspetti positivi
Per la versione da 3 Tera (quella che sta prendendo più piede per la scarsa differenza con quella precedente) si può spendere dai 200 ai 250 euro, più o meno, ed è attualmente in corsa un ribasso di prezzo notevole.
La capacità del disco per questa cifra è spropositata, il sistema di raffreddamento realmente funzionante e anche il nome alle spalle del Nas rassicura non pochi internauti.
Il sistema di installazione è molto semplice e intuitivo, la gestione dei server installati successivamente (una rete domestica di stampanti, ad esempio, o la semplice condivisione di file tra più computer in una piccola attività aziendale) davvero semplice a detta di qualche utente, eccessivamente "basica".
La funzionalità principale del Nas, che è quella di snellire un traffico di dati eccessivo, è espressa particolarmente bene (e altrettanto ben riuscita) proprio nella facilità della sua applicazione e del suo utilizzo quotidiano.
Aspetti negativi
Sono stati riscontrati da vari utenti problemi comuni nell'utilizzo della versione da 3 Tera: le reti (soprattutto quelle domestiche) saltavano anche a installazione portata a termine con successo e il Nas finiva per incrementare rallentamenti invece che fluidificare maggiormente il traffico in rete. Nella migliore delle ipotesi questi casi sono stati risolti con l'intervento di un sistemista professionista (a spese degli interessati), in qualche caso estremo interi database e backup sono andati perduti. Nelle eccezioni appena citate, i produttori si sono offerti di sostenere le spese per un recupero dati d'emergenza, anche se l'assistenza si è fatta pregare parecchio. Nelle versioni precedenti, come nel Nas 2 TB, comunque, questi problemi non sono stati riscontrati.
Davanti a queste tematiche, lati negativi come una scarsa possibilità di personalizzazione postvendita appaiono irrilevanti, ciononostante alcuni utenti hanno manifestato il desiderio di specifiche maggiormente elastiche.
Un'altra nota negativa potrebbe valere per chi ha acquistato il prodotto appena uscito, quando i prezzi oscillavano ancora intorno ai 300 euro e non verso i 200/250 come ora; solitamente le promozioni di lancio funzionano al contrario, anche se per l'informatica l'inflazione è la regola.