Storia del Comune di Torino
Torino è una città ricca di storia e cultura. Ripercorrimo le tappe principali della sua costruzione.
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Dalla fondazione
La storia della città cominciò nel 27 a.C. anche se vi sono ritrovamenti antecedenti a questa data. Sul territorio sorse, a opera dei Romani, l’Augusta Taurinorum il cui nome era legato alla leggendaria capitale dei Tauri, distrutta da Annibale in marcia verso Roma. In ogni caso la città e tutta l’area erano per i Romani in posizione strategica poiché rappresentavano la porta d’ingresso verso le Gallie e tutto il Nord Europa, potendo così controllare le vie di comunicazione che passavano dai valichi alpini. Con i Romani, Torino conobbe un periodo di pace e prosperità, ma con la caduta dell’Impero Romano fu teatro di aspre battaglie e più volte saccheggiata e devastata dai barbari. Nel 570 passò sotto i Longobardi diventando un ducato. Secondo gli storici il primo duca di Torino fu Agilulfo (589) e dopo di lui per circa due secoli si alternarono vari duchi che riuscirono a garantire alla città una certa sicurezza e quiete.
A causa della guerra tra Longobardi e Franchi, la città divenne teatro di battaglia, passando poi sotto la dominazione carolingia che comprendeva un territorio molto vasto. Il marchesato di Ivrea incorporò la città di Torino fino a circa la metà del X sec.
Contemporaneamente cominciò a diffondersi il cristianesimo con la costruzione della prima chiesa, dove ora sorge la cattedrale.
Torino ancora una volta fu al centro di aspre battaglie tra i Germanici e il casato sabaudo che ne rivendicava la proprietà. Federico Barbarossa nel 1155 arrivò in città per rafforzare l'impero, riconoscendo l'autorità del vescovo anche su tutti i territori circostanti. Ma con la morte di Federico (1190) le lotte per la spartizione della città divennero ancora più accese da Tommaso I (casato sabaudo) fino a Tommaso III che, con alterne vicende di divisione e conquiste, riuscì a impadronirsi della città nel 1280.
I Savoia
Nel 1459 Torino diventò capitale del regno sabaudo. Tuttavia nel 1536, a causa del conflitto franco-asburgico, venne occupata dai francesi che vi rimasero per circa 25 anni. Per la città fu un periodo buio poiché venne in gran parte distrutta, il teatro romano raso al suolo, così come molte chiese e costruzioni.
Con il trattato di Cateau-Cambrésis Emanuele Filiberto tornò in possesso di Torino si preoccupò di costruire palazzi e monumenti.
Torino conobbe ancora periodi di dure battaglie che si intrecciarono con le vicende storiche degli Stati circostanti. Basti pensare alla rivoluzione francese e a Napoleone Bonaparte che vi istituì il suo quartier generale. Con il congresso di Vienna la città tornò ai Savoia e iniziò un periodo di prosperità che la portò a diventare capitale d'Italia dal 1861 al 1865.