Storia della Regione Lombardia
Regione ricca e centro finanziario, la Lombardia è stata a lungo roccaforte democristiana, ma ha visto anche nascere il movimento della Lega Nord.
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Anni Settanta e Ottanta
La Lombardia è una delle 20 regioni italiane previste dalla Costituzione.
Quando nel 1970 vengono finalmente attribuiti alle regioni le competenze, le autonomie e i poteri stabiliti dalla Carta, la Lombardia va al voto per eleggere il consiglio regionale. Sono passati solo pochi mesi dalla strage di Piazza Fontana e i cittadini lombardi, forse condizionati da quell'episodio, premiano la Democrazia Cristiana, che riceve il 41% dei suffragi a fronte del 23% del PCI e del 12% del PSI. Pietro Bassetti è il primo presidente e gli 80 membri del consiglio prendono posto al Pirellone, sede dell'istituzione.
Seguendo l'andamento della politica nazionale nel 1975 la DC resta il primo partito ed esprime il presidente, Cesare Golfari, ma vede crescere il PCI che si attesta sul 30%, solo 7 punti sotto la "balena bianca". Golfari resta a lungo in sella prima di cedere il posto a Giuseppe Guzzetti che è presidente dal 1979 al 1987. È un periodo che vede la Lombardia sviluppare la propria economia, mentre Milano, il capoluogo, è sempre più centro finanziario del paese (è sede della Borsa).
La Lombardia è una delle regioni italiane più ricche, grazie a un impianto industriale costituito da alcune grandi imprese e un arcipelago di medio-piccole, mentre cresce il settore dei servizi ed è all'avanguardia quello primario. Al tempo stesso negli "anni di piombo" la Lombardia e Milano sono spesso teatro di scontri, attentati e omicidi.
Anni Novanta e Duemila
La DC esprime i suoi ultimi presidenti della regione a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta: prima Bruno Tabacci, poi Giuseppe Giovenzana. In questo periodo avviene uno degli episodi più drammatici della storia recente della regione: l'alluvione in Valtellina.
La fine della striscia dei governatori democristiani coincide con il periodo di Tangentopoli, che vede Milano al centro delle indagini e il pool investigativo stanziato proprio in Lombardia: la sindacalista Fiorella Ghilardotti è la prima presidente di sinistra. Nel frattempo nel 1992 a Milano, Pavia, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Varese, Como e Cremona si uniscono altre due province, nate da scorpori: Lecco e Lodi.
In Lombardia nasce e cresce la Lega Nord, federazione di tanti movimenti secessionisti locali, che governa comuni e province e diventa ago della bilancia della politica nazionale. Dopo le elezioni regionali del 1995 diventa presidente Roberto Formigoni, esponente di Forza Italia e del Popolo delle Libertà, che viene riconfermato anche nel 2000, 2005 e 2010, diventando il più longevo presidente della storia della regione Lombardia. Nel 2004 nasce poi un'altra provincia lombarda: Monza e Brianza.